tag:blogger.com,1999:blog-32326830.post6013862844634222605..comments2013-09-27T17:08:35.076+02:00Comments on Pinguino Sportivo: Lettera di un immigrato: cara madre, mi manchiSar@http://www.blogger.com/profile/05867643257791228033noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-32326830.post-89102214382198371372008-05-23T14:02:00.000+02:002008-05-23T14:02:00.000+02:00@ beppone: sono totalmente d'accordo con te, aiuto...@ beppone: sono totalmente d'accordo con te, aiuto! Il fatto è che l'intelligenza intesa come QI non è un antidoto a questi discorsi fuorvianti, e questo sinceramente mi spaventa.Sar@https://www.blogger.com/profile/05867643257791228033noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-32326830.post-46241531339353718692008-05-23T13:32:00.000+02:002008-05-23T13:32:00.000+02:00Ciao Luca, che commento articolato!Allora, andiamo...Ciao Luca, che commento articolato!<BR/>Allora, andiamo per punti. <BR/>Innanzitutto l'inizio forse è un pò scontato, però l'importante è il messaggio che lancia il post, che non è affatto smielenso o appiccicaticcio. Anch'io sono intollerante con quelli che come benzina per il cervello utilizzano i luoghi comuni, però sta di fatto che chi non si limita a quelli è in minoranza...Il che mi rende ancora più incazzata.<BR/>Poi, invece, per quanto riguarda il confronto passato/presente, trovo sia limitante vedere le differenze pratiche e le differenze di diritti. Allora i diritti da conquistare per essere al pari della popolazione erano altri, adesso sono diritto a una paga equa, diritto di vivere in case decenti...I diritti da conquistare dipendono dall'epoca. Oggi per dirti dobbiamo conquistare la pensione, nel 1600 si lavorava tutti i giorni tutto il giorno e guai a chi fiatava. Il concetto è che l'emarginazione è sempre quella, è sempre basata su pregiudizi. Uno dei miei amici con cui ho discusso mi ha detto "gli americani hanno cambiato opinione perchè gli italiani hanno fatto del bene". Ma non è che abbiano cominciato a fare del bene dopo molto tempo che erano arrivati, è che gli americani non erano semplicemente in grado di considerarne le potenzialità, perchè concentrati sulle diversità. <BR/>E' questo l'unico parallelismo che si deve fare, che esclude qualsiasi discorso sulle diversità del mercato del lavoro ecc..<BR/>Alla base, in qualsiasi epoca, c'è sempre la paura dell'altro, fomentata da governi che non fanno niente per arginare il problema, perchè in fondo a loro fanno più comodo queste discussioni sterili tra cittadini poveri e meno poveri piuttosto che i pensieri a problemi statali causati proprio da chi invece dovrebbe risolverli. Di fatto è sempre un distogliere il popolo dai problemi veri che lo affliggono. Perchè se invece di discutere col governo per la propria povertà e per ottenere una vita più decorosa ce la si prende con chi è più povero non solo non migliorano le cose, ma si sprecano energie inutili.<BR/>Per quanto riguarda poi la sicurezza, è vero che in parte c'è il problema, ma è molto montato dalla tv e dai giornali, perchè io giro per bologna la sera e l'unico problema sono i punkabbestia, quegli idioti ricchi che prendono l'elemosina e fondamentamentalmente si drogano da mattina a sera. Fatti loro si potrebbe dire...Sarei d'accordo, se non fosse che vomitano e fanno gli altri bisogni in strada, se non fosse che barcollano sotto i portici. E per arginare il problema basterebbe che la polizia (che ha le jeep esattamente davanti a dove c'è la concentrazione maggiore di sti idioti) usasse i suoi poteri, cioè facesse rispettare le regole. <BR/>Noi non abbiamo più il senso della regola, del dovere, del servizio per lo stato. Non si può pretendere onestà da chi viene nel nostro paese se noi per primi siamo disonesti. <BR/>Per quanto riguarda i CPT sono aberranti, sono l'inciviltà legalizzata. Di fatto sono centri di detenzione. Temporanea perchè i "permanenti" vengono ingaggiati dai caporali, che direi che sono italiani. <BR/>Le pene corporali poi non sono per niente giuste e civili, anche i paesi dell'est sono arretrati.<BR/>Un'ultima cosa: anch'io sono d'accordo che chi brucia i campi rom vada perseguito, ma la questione è stata strumentalizzata dai politici che hanno taciuto. Per me dire che è aberrante (anche non bruciare i campi rom, ma fare le retate notturne) non è strumentalizzare, è semplicemente dire la verità. <BR/>Insomma, fino a quando non risolveremo i nostri problemi perchè ci fa comodo così, non lamentiamoci se gli immigrati si incastrano perfettamente nell'ingranaggio dell'illegalità.Sar@https://www.blogger.com/profile/05867643257791228033noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-32326830.post-26159050066756517832008-05-23T12:38:00.000+02:002008-05-23T12:38:00.000+02:00Bel post Sara.Mi trovo spesso anch'io nelle tue co...Bel post Sara.<BR/>Mi trovo spesso anch'io nelle tue condizioni...e la mia rabbia, grandissima e' che gente, colleghi, che ritengo assolutamente intelligente e arguti, non vedano al di la' del proprio naso.<BR/>Le stesse limitazioni le trovo in altre decine di argomenti.. come il nucleare (e vabbè tanto a dieci chilometri dal confine siamo pieni), sulla spazzatura a Napoli (e se non vogliono bruciarla cosa facciamo)... ecc ecc.<BR/>Questo mi sta portando ad un livello di misoginia mooolto pericolosa.<BR/>Un abbraccio, BeppeAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-32326830.post-69853651870368059742008-05-21T15:22:00.000+02:002008-05-21T15:22:00.000+02:00Ciao Saretta. Post molto complesso e d'attualità n...Ciao Saretta. Post molto complesso e d'attualità nonostante sia riferito ad un emigrante italiano. I concetti con cui mi piace commentare questo tuo post sono molti, cerco di metterli in ordine il più compiutamente possibile. <BR/>- Luoghi comuni. I luoghi comuni sono costruiti ed utilizzati per coloro che si limitano (come tutti ben sappiamo) ad un'osservazione superficiale delle cose. Costoro non discutono il merito, spesso non lo conoscono, in compenso parlano e giudicano. Limitati (per me) che non arrecano alcuna utilità concettuale e per i quali mi scopro tremendamente intollerante e classista. <BR/>- La lettera è articolata e ti giuro che la parziale aderenza di "qualche" decennio fa con l'immigrazione odierna è spaventosa. Detto questo mentre scorrevo le prime righe ho rischiato di trovare il tutto stucchevole e tremendamente retorico. Lo sai, sono sempre sincero, con la massima stima e apprezzamento verso le tue validissime idee. Non mi nego a dire sempre la mia criticando spesso anche quel che posto io. Per la serie: uno che non si lascia mai in pace :). Poi a fine lettera leggo che il migrante è italiano, ma la mia impressione sul contenuto non cambia. La realtà dell'immigrazione è quella/questa ma portare come sostrato (anche labilissimo) il tema: italiani ex popolo di migranti, è cosa per me sbagliata. Trovo che un raffronto tra la nostra immigrazione e l'immigrazione odierna e da noi subita è del tutto improponibile per momenti storici diversi, necessità economiche diverse, riconoscimento o meno di diritti un tempo inesistenti,complessità sociale diversa, mercato del lavoro diverso,conoscenze diverse, malattie diverse, mondo diverso e via dicendo. Oggi non a caso e per fortuna i barconi vengono salvati dalle autorità, i malati li assistiamo a spese nostre, in passato molti italiani se raffreddati venivano gettati in mare o rispediti nel Bel Paese (un mio lontanissimo parente emigrato in USA legalmente con un viaggio ufficialmente organizzato alla luce del sole). Poi ecco, una differenza non proprio sottile: quanti viaggi all'epoca erano organizzati ufficialmente da cittadini o compagnie americane/altri sotto il paracadute governativo? Un mare,molti, e questo perchè nel lontano ovest necessitavano di manodopera per il boom. Oggi ufficialmente e legalmente non c'è o ci dovrebbe essere alcun cittadino italiano che organizza immigrazione tanto più col paracadute statale. Paracadute che c'è in altri ambiti e nel momento in cui uno stato sovrano non agisce per contrastare l'illegalità a 360° che copre queste traversate e quindi anche coloro che speculano con questi diavolo di gommoni e quant'altro. Ma è una questione diversa perchè poggia su un piano diverso, credo.:)))<BR/>Ho sentito anche molti (anche qui, luoghi comuni dire) altri dire che noi abbiamo esportato la mafia con l'immigrazione. tanta gente di sinistra si è coperta per anni dietro questo fardello giustificando ciò come una pena da pagare per il nostro paese con l'attuale immigrazione subita. Ma mi domando: per esportare la mafia occorreva l'immigrazione? Obsoleti. Oggi noi vantiamo picchi di eccellenza territoriale della mafia russa e cinese. Qualche cinese nelle metropoli lo vedo, ma i russi? Se questo è il punto si ha anche un'idea sbagliata di criminalità organizzata.<BR/>- Premesso tutto ciò in Italia c'è un enorme problema sicurezza. Lo stato ha latitato e flirtato (ecco la partecipazione indiretta e quindi la responsabilità diretta) per anni sull'uso strumentale degli immigrati e con politiche nulle. Ora non credo che tutta questa situazione verrà risolta dal governo Berlusconi e dai leghisti con interventi contingenti e a volte poco poco lucidi.<BR/>- I tg parlano di quel che vogliono indirizzando la costruzione delle opinioni in modo devastante ma, fermo restando ciò, in Italia c'è e rimane un problema immigrazione legato al problema sicurezza. Chi brucia i campi rom per volontà camorristica o meno va perseguito a norma di legge, ma è anche sbagliato strumentalizzare perchè io ritengo ciò un'isola altamente infelice. E qui torno al caro vecchio pensiero di Luca: sono intollerante, fortemente intollerante verso chi delinque. Marocchino, arabo, persiano, ITALIANO, angolassone, giapponese, finnico o sudanese. Chi sbaglia deve pagare con serietà, con proporzionalità, nel rispetto dei diritti fondamentali dell'individuo, ma senza sconti e con modalità e/o periodi di dentenzione certi e non irrisori.<BR/>- Certezza della pena senza altre norme, senza un diritto penale falsamente avanzato che in realtà è solo burocratizzato. <BR/>- In tal senso, certo, un paese entro certi limiti deve favorire l'immigrazione e senza scelta preventiva/qualitativa (come propugnava, scioccando, il compagno Fassino), ma all'immigrato come all'italiano lo stato deve garantire opportunità (possibilmente le stesse a tutti). Dall'altra parte il migrante o il cittadino deve rispondere con una condivisione di valori costituzionali, con lavoro e residenza/domicilio, altrimenti se non risulta reperibile con prescrizioni costituzionali non può soggiornare/dimorare in questo paese con costanza e continuitià (legalmente). <BR/>- In Albanaia, in Romania se vieni sbattuto in carcere subisci pene corporali oltre a quella detentiva. Qui ci scandalizziamo dei CPT e di molto molto altro che rispetto alle prigioni dell'est la vecchia Asinara è un albergo a 5 stelle plus. Parlavo sabato scorso con un immigrato albanese regolare che lavora nell'edilizia. Commentavamo in macchina un italiano che faceva inversione a U su doppia striscia in curva bloccando tutto il traffico. Le sue parole: "In Italia lo stato non esiste, le regole è come se non ci fossero e quindi nessuno le rispetta, in Albania non è così. E ha aggiunto (testuale):"se quello attraversa da noi, no più patente". Quindi dobbiamo mettere bene a fuoco i problemi e risolverli con fermezza, umanità e nel rispetto dell'individuo. Post interessante come pochi e l'avrai capito dall'attenzione del mio commento. Il tema mi piace moltissimo e ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di parlarne. Ti abbraccio e complimenti ancora per la tematica non facile che hai scelto. Io sul mio non ho coraggio di parlarne per non espormi, ho bilanciato qui. Bacio, LucaLuca Tittonihttps://www.blogger.com/profile/08125023433224548326noreply@blogger.com