29.11.07

Soldini torna a trionfare in oceano

By Corriere della sera

In testa dall'inizio alla fine nella classe 40' batte i maestri francesi. "Finalmente. E ora vado un po' in vacanza."

SALVADOR DE BAHIA (Brasile) - Giovanni Soldini torna a vincere in Oceano, nove anni dopo l'affermazione nell'Around Alone. Il navigatore milanese, in coppia con un altro grande velista italiano, Pietro D'Alì, ha vinto la Transat Jacques Vabre, la regata oceanica che ripercorre la «rotta del caffè» da Le Havre, in Francia fino a Salvador de Bahia, nella classe dei 40 piedi. Dopo la difficile e non fortunata parentesi con il trimarano, chiusa due anni fa con la brutta avventur del naufragio in Atlantico proprio nella Transat, Soldini è tornato felicemente all'atlatico con un motoscafo dimostratosi subito velocissimo e affidabile fin dal debutto in una regata oceanica. Soldini e D'Alì hanno dominato la classe dei 40' dove, vale la pena di ricordare, erano in lizza oltre 30 scafi con al timone alcuni tra i migliori velisti oceanici, in gran parte francesi (come da tradizione consolidata). Sono stati in testa praticamente dall'inizio alla fine, salvo la breve parentesi di un giorno.


LA MOSSA VINCENTE - L'arrivo nella notte scorsa è stato per la verità un po' condizionato dal lutto che la città vive per la tragedia avvenuta poche ore prima allo stadio. Ma al porto, ad accogliere Soldini e D'Alì, c'è una piccola folla, prevalentemente di francesi, veri appassionati della vela oceanica, pronta a rendere omaggio all'impresa dei due italiani. «Finalmente - dice felice Soldini - è stata una gran bella regata, molto tecnica, faticosa ma avvincente. Abbiamo lavorato bene, con Pietro si siamo trovati benissimo, tutto è stato perfetto. Ora mi godo questo successo, me ne vado un po' in vacanza con la mia famiglia poi mi preparo per la The Transat, la regata in solitario dall'Inghilterra agli Stati Uniti che farò a maggio». Il ritorno vincente e l'aver scacciato l'incubo di una regata che non aveva concluso nelle due edizioni cui aveva partecipato, lo carica. «Siamo partiti con l'idea di fare una bella regata - racconta - e così è stato, abbiamo vinto e questo è bello, è ovvio. La mossa vincente? La costruzione della barca, progettata da Guillame Verdier: l'abbiamo costruita a tempo di record. Il fatto che non abbia avuto problemi vuol dire che abbiamo lavorato bene. La Class 40 è molto bella perché le barche sono molto semplici, puoi permetterti in cinque mesi di farti una barca e poi di navigare».

AFFIATAMENTO - Felicissimo anche D'Alì, uno che della vela (e delle vele) conosce tutto, dalla regata in deriva tra le boe alla Coppa America (con Luna Rossa). «È stata una regata bellissima - racconta - è andata benissimo, è stata un' esperienza positiva. Dopo quello che ci era successo in qualifica, quando siamo stati speronati dal peschereccio spagnolo, avevo detto a Giovanni, "vedrai che questa regata andrà bene". È stata una regata faticosa, anche perchè abbiamo avuto molto vento leggero e in quelle condizioni ci vuole più attenzione, strategicamente la regata è più complessa». L'affiatamento tra il tailer di Coppa America e il solitario dell'Oceano è stato ottimo: «Siamo riusciti a comunicare molto bene e a decidere. Abbiamo un approccio molto simile per il mare e questo ci ha aiutato. Siamo parecchio istintivi, anche se con caratteristiche diverse. Ci siamo compensati molto bene». Ora anche D'Alì p cerca sponsor per le sue prossime avventure in mare. «Nelle ultime regate, in parte mi sono autofinanziato e questo diventa un po' pesante, spero di cambiare questo trend per poter dedicare più tempo alla preparazione. E poi, magari, un nuovo progetto con Giovanni».

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21.11.07

Colazione: pollo. Pranzo: pollo. Cena: pollo.


Qualche giorno fa al tg han dato un servizio inquietante. Inquadrato PER INTERI MINUTI uno stabilimento immenso di lavorazione di polli (enormi), con centinaia di operai bardati come gli astronauti o gli scienziati che devono visitare uno con l'ebola. Tutto questo perchè le federazioni sono preoccupate per la qualità del cibo cinese, che in molti casi è risultato avariato.
E quindi il comitato organizzatore si è dato da fare subito per smentire l'ennesima voce su queste olimpiadi, emanando centinaia di rassicurazioni e di immagini di polli lavorati con criteri igienico-sanitari all'avanguardia. Le domande sono due:
Sarà vero che tratteranno bene il cibo quando i gadget sono praticamente prodotti da schiavi?
Ma gli atleti mangeranno solo pollo fritto, pollo al bambu, pollo all'ananas, pollo alle mandorle, pollo alla piastra, pollo alle verdure?
Come sempre non ci resta che confidare, sperando che la mensa olimpica rimanga gioiosa e un luogo di vera condivisione!
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16.11.07

Che Italia ragazzi!!!



E’ una grande Italia quella di pallavolo femminile, capace di vincere la world cup in Giappone a punteggio pieno, con soli 2 set persi e col quoziente punti (punti fatti/punti subiti) più alto.
Prima dell’ultima partita con gli USA mancavano 4 punti per la certezza della vittoria di questo torneo impegnativo, raggiunti ovviamente nel primo set.
E’ una grande Italia, probabilmente la nazionale migliore di tutti i tempi, anche se i paragoni con altri sport sono forzati, ma mai nessun team azzurro era riuscito a vincere 21 partite consecutive. Le ragazze hanno infatti battuto il record della pallavolo maschile di Velasco del biennio 95-96, capace di vincere 20 volte consecutive.
Un’Italia impressionante, che ha collezionato 3 a 0 a valanga, anche contro le squadre più forti del mondo, cioè USA, Brasile e Cuba.
Ma i numeri non rendono l’idea della forza di questa squadra, sempre concentrata, con gli occhi che lasciavano trapelare l’agonismo e l’unione d’intenti. La world league è un torneo sfiancante, con 11 partite in due settimane, quindi praticamente non c’è tempo per allenarsi. Lo staff tecnico ha consentito una preparazione minuziosa di ogni partita, un’analisi approfondita del gioco delle avversarie. Questo perché la pallavolo è uno degli sport più tattici, in cui viene studiata ogni rotazione, ci sono tecnici che coi pc fanno statistiche sul rendimento di ogni giocatrice. E quest’aspetto è risaltato nella partita contro Cuba, squadra dall’enorme potenza fisica che però aveva fretta di fare punto, con un libero inesperto –usando un eufemismo-. L’Italia invece aveva studiato le avversarie, ha avuto pazienza negli scambi lunghi (come in tutto il torneo) e così ha vinto 3 a 0.
La forza della squadra è stata anche quella di plasmarsi a seconda delle esigenze.
Leo Lo Bianco (l’alzatrice più forte del mondo) si infortuna alla schiena quando mancano le partite più importanti? La sostituisce la Ferretti, subito a suo agio, capace di adattarsi alle esigenze delle schiacciatrici che a loro volta l’hanno aiutata.
Il muro avversario è ben piazzato? Si gioca sulla Gioli, centrale impressionante per la potenza e la velocità dei colpi. La Aguero sembra troppo impetuosa a rete? La si fa schiacciare dalla seconda linea, dove non bisogna chiudere il braccio troppo in fretta perché il colpo deve essere lungo. La palla sembra già caduta? Arriva la Cardullo e la difende.
Insomma, abbiamo una nuova realtà sportiva, merita un tifo speciale.
Intanto godiamoci questo biglietto di sola andata. Destinazione Pechino.

P.S. Dov’è finito Velasco? Adesso allena la Acqua Paradiso Gabeca Montichiari!
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Le pagelle...



Siccome dopo ogni partita calcistica dalla serie A alla Z ci cucchiamo le pagelle dei giornalisti sempre tirchi coi voti (non vanno quasi mai sopra il 7 e mezzo, che palle!), adesso mi diverto io! Inutile dire che non contano niente, non sono certo un’esperta quindi il tutto è opinabile, ma si fa così, è una cosa leggera e spensierata.

Comiciamo dalla capitana Eleonora (Leo) Lo Bianco: 9.5. Le sue capacità ormai sono riconosciute a livello mondiale, è praticamente perfetta. Peccato che non abbia giocato nelle ultime partite, erano le più importanti, speriamo che si riprenda presto!
Sara Anzanello: 7. E’ una centrale, ha giocato poco perché aveva come compagne di ruolo la Barazza e la Gioli.
Tay Aguero: 10. E’ la più talentuosa di tutta la squadra, di origine cubana, ha scelto di giocare anche contro la sua ex nazionale. E’ praticamente un’universale, ottima anche in difesa, spettacolari le sue schiacciate dalla seconda linea.
Serena Ortolani: 7.5. E’ la più giovane del gruppo, opposta. Ha giocato poco, ma ha talento da vendere, sicuramente in futuro di panchina ne farà poca.
Jenny Barazza: 9. Centrale, ha giocato sempre al massimo, fondamentale per il gioco dell’Italia.
Francesca Ferretti: 9. Ha saputo sostituire la Lo Bianco, certo mostra ancora qualche imprecisione tecnica, ma non ha fatto sentire la mancanza della capitana.
Martina Guiggi: 7. Anche lei ha giocato poco, anche lei è giovane e quindi in futuro sarà impiegata di più.
Francesca Piccinini: 9.5. ottimo il suo rientro in nazionale, ha saputo dare concretezza e solidità all’attacco in posto 2.
Manuela Secolo: 8. Alcuni avevano messo in dubbio la sua convocazione, ma è il “jolly” che qualsiasi squadra vorrebbe avere, capace di entrare in qualsiasi situazione.
Antonella Del Core: 9.5. Anche lei è stata messa in discussione, ma ha saputo fronteggiare le critiche e convincere anche i più scettici. Utilizzata a volte col contagocce dalle alzatrici ha saputo pazientare schiacciando sempre al meglio.
Paola Cardullo: 10. Il suo è un ruolo difficile, sempre in ombra, di grande sacrificio (per le cubane addirittura il libero è visto come una punizione). Lei non può schiacciare, non può battere, ma tutto il resto lo fa alla perfezione, difende l’impossibile, epica. Premiata come miglior libero del torneo.
Simona Gioli: 10 e lode. E’ la leader della squadra (oltre al capitano ovviamente), ha colpi potentissimi, ha quella grinta in più, strepitosa. Forse la vera scoperta di questa nazionale. Oggi contro gli USA è stata premiata come miglior giocatrice in campo, nonché come miglior giocatrice del torneo e miglior muro.
Massimo Barbolini (e staff tecnico): 10 e lode. Senza loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Hanno preparato alla perfezione –quasi in modo maniacale- ogni partita. L’Italia ha mostrato un’organizzazione di gioco praticamente perfetta. Addirittura è risaltato il perfezionismo di Barbolini, che anche quando l’Italia aveva un vantaggio enorme non perdonava nessun errore. Questo probabilmente ha dato alle ragazze una carica in più, una concentrazione maggiore. Dicono poi che negli allenamenti a volte gioca contro le ragazze e vuole vincere a tutti i costi, e questo trasmette molto agonismo.
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Fabris, record del mondo nei 5000 metri



Posted by http://futuribilepassato.blogspot.com/- La Stampa di Torino

Di questo esteta dello Speed Skating, prenderei una virtù: la calma. Alle Olimpiadi di Torino, quando lo incrociavo nelle varie aree, per i corridoi del villaggio, o ad esempio nell'area internet atleti, ispirava calma, quiete (prima della tempesta in pista). Un carisma discreto, ma che avvertivo con forza. Non vorrei errare, ma poco prima del magico oro che lo proclamò campione olimpico davanti a Shani Davis, avevo Enrico due computer accanto a me. Tranquillo, sereno, pochissime ore prima della gara della vita. Era a controllare la posta elettronica e non rifiutava per nessuna ragione al mondo autografi o foto, che per quantità ed insistenza stavano dando "fastidio" a me, esterno al tutto. La calma, probabilmente una delle tante componenti che hanno reso fenomeno l'atleta azzurro di Roana.
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Eccellente prestazione di Enrico Fabris che nella notte italiana ha vinto con il nuovo record del mondo i 5000 metri valevoli per la Coppa del Mondo di pattinaggio velocità in corso di svolgimento a Salt Lake City. L’azzurro ha fermato i cronometri a 6’07"40 migliorando di otto centesimi il precedente primato che apparteneva all’olandese Sven Kramer giunto secondo (6’07"52).Terza piazza per il norvegese Havard Bokko (6’14"14), quarto l’olandese Carl Verheijen (6’14"90), quindi il canadese Arne Dankers (6’17"71).L’atleta di Roana, nel 2006 due volte campione olimpico, ha sfruttato al meglio le qualità del ghiaccio dell’Olympic Oval della capitale dello Utah facendo segnare il crono sensazionale. Perfetta la condotta di gara sin dal primo metro. Il rappresentante delle Fiamme Oro ha aperto la gara con un passaggio in 18"57 ai 200 metri. Nelle tornate successive è transitato sempre sotto i 30 secondi. Regolari i suoi passaggi che sui dodici giri hanno oscillato tra i 28"5 ed i 29"1.Per Fabris, che vanta nel palmares anche un titolo europeo, si tratta della settima vittoria in Coppa del Mondo, la prima sui 5000 metri. Il primo trionfo risale al 21 novembre 2004 sui 1500 a Berlino, quindi l’11 dicembre 2005 sempre sui 1500 a Torino, il 18 novembre 2006 nuovamente nella capitale tedesca, il 26 novembre 2006 sui 10.000 a Mosca, il 3 febbraio ed il 18 febbraio 2007 sui 1500 rispettivamente a Torino ed Erfurt.Chiara Simionato ha chiuso invece al terzo posto la gara dei 1500 metri femminili, disputata ieri. L'azzurra ha terminato la propria prova con il tempo di 1’54"65, alle spalle delle canadesi Christine Nesbitt e Kristina Groves. Nella seconda prova sui 500 metri, vinta dalla tedesca Jenny Wolf, la Simionato ha terminato la gara al nono posto con il tempo di 38"35.
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12.11.07

Che domenica...

Ore 9. C’è una rissa all’autogrill vicino ad Arezzo tra una macchina di tifosi laziali e una macchina di tifosi juventini. Alle 9 30 un poliziotto arrivato lì spara un colpo, forse due, e uccide un tifoso della Lazio. E’ domenica, non ci sono giornalisti, e quindi è un tam-tam di sms e telefonate. In tv comincia a sentirsi la prima notizia intorno alle 11 30. Inspiegabilmente, solo Lotito e Moratti si sentono e premono per annullare la partita, poi dai vertici Lega calcio si evince che è troppo tardi per rinviare gli altri match in programma. Questione di ordine pubblico, dicono. Decisione sconcertante quella di cominciare con 10 minuti di ritardo.
Poi per tutto il pomeriggio l’unica cosa su cui tutti sono d’accordo è che non ci sono notizie sufficienti (che sembra strano, date le ore passate).
Com’è stata affrontata la questione durante il pomeriggio in tv?

Rai 1: nella prima parte di domenica in, dedicata a quello pseudo talk show capitanato da Giletti, cambiano il tema all’ultimo minuto parlando del fatto domenicale. Tra Giletti, gli ospiti “famosi”, Klaus Davi e il pubblico si dice tutto e il contrario di tutto, e si toccano punti che non c’entrano con la dinamica della questione. Devo dire che poche altre volte ho guardato questo “programma” e non c’è stata molta differenza nel modo di affrontare i temi, trattati in modo abbastanza superficiale e contraddittorio.

Rai 2: A quelli che aspettano, la Ventura stupisce: è l’unico programma in cui si discutono le dinamiche che portano incivili a sfogarsi nel calcio. Le opinioni sono più o meno condivisibili, la riflessione riguarda la violenza che avviene anche lontano dagli stadi, solo perché si è di due squadre diverse. Galeazzi e Gentili sono gli unici che apportano convinzioni parziali, incomplete, semplicistiche e ipocrite, dicendo ad esempio che manca la cultura sportiva della sconfitta, che in questo caso non c’entra niente dato che nessuno aveva ancora vinto o perso. Magnini (nuotatore) risponde che non c’entra la cultura sportiva, dato che nel nuoto tutti stanno vicini senza problemi, ma dice che il calcio non è più uno sport e lì non c’è più cultura sportiva. Il programma risulta coerente dato che tutti gli ospiti sono coinvolti nel dibattito, i comici sono “in borghese” e si evitano quindi scenette. Mazzocchi continua a ripetere che l’unico motivo per cui non hanno spostato le partite è che i tifosi sono già in viaggio, ma forse non ci crede del tutto neanche lui. Quelli che il calcio non va in onda, al suo posto un film.

Canale 5: a Buona Domenica parlano 30 secondi del fatto con facce rabbuiate, che magicamente tornano pimpanti quando si parla di gossip o altre stupidate, con il solito taglio autorale rissoso.

Italia 1: anche a Guida al Campionato si parla poco della questione, e si alterna il tutto a stacchetti “comici” patetici e a commenti tecnici sulle partite, in pratica la scelta è la stessa di Buona Domenica.

Ore 18: il questore di Arezzo finalmente parla (in una conferenza stampa in cui non sono permesse domande dalla stampa, fantastico) spiegando che dalla corsia autostradale opposta il poliziotto spara due colpi in aria e uno prende Gabriele Sandri al collo. Nessun giornalista si pone domande, di cui la più ovvia è: ma una dinamica del genere com’è possibile?
Quindi tutti dicono ancora che non ci sono abbastanza notizie.

Nel frattempo durante il pomeriggio, sono numerosi gli sfottò contro la polizia; a Bergamo gli Atalantini tentano di sfondare le barriere per invadere il campo. Al settimo minuto la partita viene rinviata. Tifoserie storicamente in lotta tra loro trovano finalmente un motivo di unione: l’odio nei confronti della polizia.
Anche il basket si macchia di inciviltà perché i tifosi dell’armani jeans Milano escono dal palazzetto per protesta durante la partita con Varese, e i tifosi varesini rimangono lì e insultano i poliziotti.

Nei programmi serali, su rai 1 c’è lo speciale di Riotta, in cui si parla più che altro delle devastazioni a Milano e Roma (dove hanno annullato Roma-Cagliari per l’ordine pubblico), e non si capisce perché l’inviato è Carlo Paris, cioè un giornalista sportivo. Con queste cose lo sport non c’entra proprio niente. Su rai 2 alla domenica sportiva parlano delle partite con la solita moviola, come su italia 1.
Se non avessero rinviato le partite solo per i tifosi già in viaggio tutti questi programmi sportivi non sarebbero dovuti andare in onda.
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10.11.07

Mascottes

E' temporaneamente sospeso il "servizio" sullo sport della settimana, riprenderò non appena avrò internet a Bologna.
Insomma, forse siete salvi per sempre! Continua...

World league: l'Italia domina



Si sta disputando la coppa del mondo di pallavolo femminile per assegnare tre pass olimpici. L'Italia sta dominando, ha vinto le 6 partite disputate perdendo solo due set e con un ottimo coefficiente punti.
Ottima la prova con la Serbia (3 a 2), partita difficile e tesa, in cui alla fine le ragazze hanno saputo prevalere. Gara-capolavoro invece con la Polonia di Bonitta, una delle squadre più forti in Europa. Il rischio era quello di subire mentalmente Bonitta ("cacciato" dalle ragazze prima degli ultimi mondiali), e invece si è assistito a un dominio totale durante tutta la partita.
I punti di forza di questa Italia sono la difesa e i fondamentali in genere; ottimi i tocchi a muro, alzate della Lo Bianco sempre imprevedibili, una Tay Aguero che sta crescendo partita dopo partita, e il soprendente ritorno della Piccinini (19 punti contro la Polonia).
Insomma, uno squadrone che si trova al comando con 12 punti (come le statunitensi) quando mancano i match contro Brasile, Cuba e Stati Uniti. I presupposti per arrivare sul podio e guadagnare così l'accesso alle olimpiadi ci sono tutti!
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3.11.07

Tristemente strabiliante


Oggi mi è capitata una cosa tristemente strabiliante.
Sono in stazione a Bologna, ore 13 30. Con l'ipod nelle orecchie mi appresto a comprare il biglietto per tornare a casa -un pò stordita date le 6 misere ore di sonno-, e sento un gran casino: ci sono gli ultras con delle bandiere blu e rosse. Siccome non seguo molto il calcio, non capisco se sono tifosi genoani venuti per genoa-bologna o tifosi bolognesi che stanno partendo.
Inneggiano al bologna.
Non so se essere irritata per il casino quasi barbarico o cogliere la sfaccettatura goliardica (e un pò da camerata) della faccenda, ma date le 6 ore di sonno opto per la prima opzione.
Vado al binario, e una schiera di poliziotti in assetto antisommossa e tre controllori mi fermano insieme alla massa informe di tifosi, e la prima cosa che mi vien da dire al controllore è "io non c'entro niente", lui allora con fare autoritario mi dice "signorina lei ha il biglietto?" "Sì certo" glielo faccio vedere e lui, sempre con fare autoritario, mi dice "allora può andare".
Un altro controllore sul treno mi dice "vada nelle ultime due carrozze", ne deduco che tutte le altre sono riservate per gli ultras. Il treno parte, questi cantano, volevo dormire!
Niente di male fino a quando non cominiciano a insultare gli avversari (i modenesi), cosa che da buona sportiva e civile persona non posso proprio sopportare. Comincia a sentirsi puzza di fumo, di quasiasi fumo...Ma in treno non si può fumare! Il fantastico accorgimento di riservargli le carrozze non serve forse a creare un "ghetto", un'area di impunità, come una sorte di zona franca? Penso di sì...Questo è dimostrato dal fatto che ho 4 signore vicino, all'inizio si lamentano della puzza, poi una dice "ah ma là fumano! Mò vado anch'io a fumà!"
E parte, va là, nella zona franca, là non la prendono sicuro, prima di lei devono prendere tutti gli altri, in fondo una sigaretta più o una meno...L'inciviltà nell'inciviltà. Comincio a chiedermi come al solito se in sta Italia sono veramente tutti così irrispettosi o sono solo eccezioni. Penso che sia incivile anche rassegnarsi all'inciviltà, sto per andare a chiamare il controllore (perchè ho sia il diritto di far rispettare le regole e che quello di rompere i coglioni) quando lo vedo arrivare dalla carrozza degli ultras, ha fare spedito e sorriso smagliante, quindi non ha fermato nessuno. Eppure c'è passato, avrà sentito anche lui la puzza! Mi ricorda il commissario Winchester, i Simpson mi tornano sempre in mente nei momenti bui.
La tizia fumatrice torna contenta, ma lei e le sue amiche cominciano a lamentarsi perchè questi sono ubriachi, eh certo non si fa, brutti brutti cattivi! Questo atteggiamento bigotto e con la doppia morale proprio non lo sopporto.
Nel frattempo il treno è ovviamente in ritardo, e arriviamo a Modena. La massa informe scende e comincia a cantare qualsiasi insulto contro i modenesi (mi dispiace usare la parola cantare in questa situazione), e penso che in fondo è tutto conflitto gratuito, senza un motivo.
Poi la scena che mi fa più impressione: un cordone di poliziotti anti-sommossa li circonda e li "conduce" verso l'uscita della stazione, e TUTTI i passeggeri della mia carrozza si alzano e vanno ai finestrini per fotografare questi imperdibili momenti di sana schifezza. I poliziotti (neanche ci fosse una guerra) invitano ad alzare i finestrini perchè se no c'è pericolo (così imparano ad andare a sporgere il muso dico io, intollerante come poche altre volte). Mi chiedo che senso abbia tutto questo circo attorno al calcio, poi penso che forse se non ci fosse il calcio troverebbero un altro modo per sfogare il loro bisogno di non rispettare le regole e di spersonalizzarsi seguendo il gregge. Non so perchè ma mi è venuto da piangere. E il treno è ovviamente arrivato in ritardo.
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