15.2.10

Primo bronzo per l'Italia, grande Alessandro Pittin!



La combinata nordica è uno sport moto affascinante, perchè sa di antico ma non è retrò.
Prima un salto dal trampolino piccolo, poi 10 km di fondo, una gara "veloce" che mette tutti alla prova. Dopo il salto ogni punto in più vale 4 secondi di vantaggio, e nel fondo si parte quindi scaglionati. Il nostro Pittin dopo il salto è sesto, con un punteggio di 123.5, nel gruppo dei migliori. Quindi la tattica è questa: nel fondo da un lato bisogna andare a prendere il finlandese Rynanen, l'unico che nel salto aveva staccato tutti con 135,5 punti, e dall'altro bisogna evitare il ritorno dei due grandi fondisti Gottwald e Moan, rimasti però penalizzati dal salto.
Il gruppetto di Pittin ha ripreso subito Rynanen, anche perchè è caduto nei primi chilometri perdendo qualche secondo, poi Pittin per tutta la gara sembra controllare, in modo molto attento. Sembra che abbia margine, insomma, che proceda con una maturità da trentenne.
All'ultimo chilometro il colpo di scena: parte il giapponese, e tutti ad inseguirlo, primo fra tutti l'americano Spillane che ha ricucito lo strappo (arrivato poi secondo), e poi il francese Jason Lamy Chappuis che ha vinto (è leader della Coppa del Mondo). Pittin ha superato l'altra parte del suo gruppetto e si è portato avanti. Siccome non è favorito nello sprint finale, per un attimo si è temuto che Todd Lodwick lo potesse superare, e invece è arrivato terzo regalandoci il primo bronzo di queste amare olimpiadi.
I retroscena di questo risultato svelano un ragazzo col professionismo nel sangue, un ragazzo che ha cominciato mesi fa ad allenarsi col fuso orario Canadese per abituarsi ed evitare il jet-lag, totalmente modesto, che è partito con l'entusiasmo del giovane ma con il realismo di un grande. Ha raggiunto anche la prima medaglia per l'Italia nella combinata nordica, dopo aver vinto per tre anni i mondiali juniores. Insomma, ne sentiremo ancora parlare, potrà darci molte soddifazioni in futuro, questo è un campione.

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