25.6.07

Boxe

La boxe, nobil art per alcuni, è uno sport antichissimo, è addirittura dipinto sulle incisioni rupestri, e tutti i popoli antichi (Assiri, Egizi, Greci) già combattevano. Poi nel 1700 arriva un inglese e inventa la boxe moderna (quando troverò uno sport moderno che non è stato inventato dagli inglesi vi farò un fischio!), sancendo le prime regole. A quell'epoca davano i pugni "a martello", dall'alto verso il basso, spassosissimo! Poi, un altro inglese, ha concepito la boxe come uno sport di difesa più che d'attacco, e sono nate le regole e la tecnica che usano tuttora. Tra i grandi di questo sport Muhammad Ali e Cassius Clay (dal 900 si è affermato il dominio americano). L'italiano Cantatore ha appena vinto l'europeo dei pesi massimi leggeri suonandole a Gurov.
Probabilmente si chiama nobil art perchè è "leale", cioè non si può colpire l'avversario quando è a terra, non si può colpire in pancia...In compenso la faccia diventa bersaglio obbligato. E' stata individuata la malattia comune dei pugili: punch drunk (ubriacatura da pugni). E' caratterizzata da dislessia, perdita di memoria, difficoltà nell'ideazione, difficoltà ad effettuare movimenti precisi, alterazione della personalità. Per questi motivi è criticato da tanti, per alcuni è strano definirlo sport dato che lo scopo è l'annientamento, anche per me, ma penso che per loro prendere botte in faccia sia come per un altro (che fa un qualsiasi altro sport) infortunarsi. Se piace a loro...Qualche anno fa è nato un progetto a Roma per insegnare il pugilato in alcune scuole di periferia. Certo è un modo per sfogare la rabbia, ma penso che coi ragazzini sia delicato, bisogna insegnare loro che il ring non è la vita reale, limitare la violenza lì.
Dimenticavo: il pugilato è alle olimpiadi estive dal 1904.

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