18.1.09

Volandri squalificato tre mesi per doping dichiara "c'è accanimento contro gli italiani"


Da realsports

Filippo Volandri, squalificato per tre mesi dalla Itf per essere stato sorpreso con un quantitativo troppo elevato di salbutamolo ad un test antidoping dello scorso marzo, non si sta. E lancia la carica. "E' una squalifica assurda: da sette anni faccio uso di ventolin, la medicina che contiene salbutamolo, ed ogni anno mi viene dato il permesso di utilizzarla - prova a spiegare il livornese -. Lo scorso marzo ho avuto una crisi a Indian Wells e ne ho usato di piu' rispetto al solito, ho superato il limite del 5%".

L'ex numero uno d'Italia sente però puzza di bruciato nella vicenda in cui è appena stato incastrato. "E' tutto molto strano: il processo e' stato il 7 gennaio, sembrava che al massimo rischiassi un'ammonizione ed invece ho preso tre mesi di squalifica. Ho già avuto la solidarieta' di tutti i colleghi, a partire da Nadal. Faro' appello e spero che venga accolto. Tutti sanno che faccio un uso terapeutico di questa sostanza".

Il fatto curioso è che anche l'Itf è al corrente dell'uso della sostanza da parte di Volandri e tiene a specificarlo nel comunicato col quale ha sospeso l'azzurro. "Sì, infatti nel referto spiegano che non ho assunto ventolin per migliorare le mie prestazioni, ma per uso terapuetico. La squalifica e' cosi' breve per questo, altrimenti si rischia da un anno in su".

Dalla vicenda scommessa a questa situazione poco chiara, tra i vertici del tennis e gli italiani pare non esserci grande feeling. "Un accanimento nei nostri confronti? Pare di si', sono stato uno dei pochi a salvarmi dallo scandalo scommesse ed ora arriva questa situazione ridicola - spiega Volandri -. Lo scorso ottobre uno specialista mi ha prescritto l'uso di un altro farmaco e l'Itf riconoscendo la mia situazione mi ha dato il permesso per due anni, quando in genere al massimo concede un nulla osta annuale. Io non voglio trovare scuse, ma penso anche alle squalifiche per scommesse: Starace e' stato fermato per aver scommesso 10 euro, tra l'altro persi, in un incontro non suo. C'e' un po' la caccia alle streghe, la mia e' davvero una situazione assurda: non si parla di nandrolone o di altre sostanze dopanti, ma di un farmaco che uso per l'asma e che tra l'altro mi da' anche problemi di tachicardia, facendomi addirittura fare piu' fatica in campo".

Ma ora la preoccupazione principale di "Filo" è quella di uscire dalla vinceda con un'immagine pulita. "Ci tengo a far capire al pubblico che non c'e' nessun dolo. Loro parlano di abuso di una terapia medica, ma e' davvero tutto particolare, non vorrei che le persone associassero la parola doping al mio nome".

Continua...

11.1.09

L'infinito indefinibile

Dieci anni fa è morto Fabrizio De Andrè. E io non mi sento degna di attriburgli nessun aggettivo, anche se ce ne sarebbero almeno cento quasi perfetti. Io so solo che mio papà metteva qualche sua canzone in macchina, e io ascoltavo, come tutti i bambini. L'alternanza era De Andrè, Battisti, Antonella Ruggiero, Zecchino D'oro.
Ma io so che un giorno ho messo nel mio stereo Creuza de ma, e in quel momento ho cambiato dimensione, sono entrata in un altro mondo che mi sembrava di vivere in prima persona. Un universo che qualcuno mi proponeva ma che sentivo mio, pur non sapendo se lui l'immaginava veramente come me. Ecco, la sua grandezza è che con le sue canzoni è riuscito a fabbricare la chiave di ingresso della sua casa, ma ognuno può sognare le pareti di colori diversi. Questo nuovo ambiente prima sconosciuto diventa il proprio all'istante.
Io so che quel cd è il cd della svolta.
Continua...

6.1.09

Riscatto italiano nei pali stretti (era ora!)


In questi giorni, dopo la pausa natalizia, sono andati di scena gli slalom di coppa del mondo a Zagabria. Ancora ricordo la pista dell'anno scorso, con la terra che sbucava da una neve acquosa e inconsistente; quest'anno le nevicate e le temperature invernali hanno consentito una gara corretta.
Hanno esordito le ragazze domenica, serviva una buona prestazione dopo che nessuna nello scorso slalom era arrivata tra le prime 30.

Ci si aspettava a dir la verità Manuela Moellg dopo l'ottimo risultato in gigante, e invece stavolta è stata Nicole Gius a salire sul podio. E' arrivata seconda dopo la grande Maria Riesch in periodo di grazia -credo che se anche volesse sbagliare in questo stato di forma le risulterebbe impossibile-, grazie a una strepitosa rimonta nella seconda manche dalla settima alla seconda posizione. Finalmente ha dimostrato in gara quello che riesce a fare in allenamento, questo è il suo miglior risultato tra i pali stretti. E' pregevole che ormai da due anni a questa parte si realizzino dei risultati, e che il periodo in cui le sorelle Fanchini uscivano di pista e non c'erano praticamente mai italiani sul podio (si esultava se arrivavano nei primi 10) sia finito.



Oggi è toccato agli uomini, sempre a Zagabria, nella terra croata del serbo Ivica Kostelic, quest'anno dominatore dello slalom insieme al francese Grange. Oggi è accaduta un'impresa, è partito il ventiquattrenne emiliano Giuliano Razzoli col numero 43, cioè con uno di quei pettorali da cui ci si aspetta come risultato possibile un ingresso nei 30. E' sceso con la nebbia e si è qualificato per la seconda manche. In questa il tracciato era sicuramente più duro (molti atleti hanno sbagliato), la pista si è segnata da subito per cui un pò tutti hanno sofferto le buchette, tranne lui. Per un attimo sembrava che potesse farcela ad arrivare primo, poi è sceso Kostelic che è partito come un trattore gentile, e Grange ha veramente una marcia in più (stile perfetto). L'azzurro Manfred Moellg conferma la sua ripresa, oggi quarto a soli dieci centesimi dal podio.
Invece peccato per Giorgio Rocca, buon tempo dopo la prima manche, sciupa tutto nella seconda finendo diciassettesimo. Innerhofer invece ha gareggiato per allenarsi nello slalom in vista della combinata, arrivando venticinquesimo.

Continua...