29.11.08

Un record mozzafiato



Gianluca Genoni (nella foto) ha battuto il nuovo record del mondo di apnea statica in ossigeno. Questa mattina a Goito, in provincia di Mantova, nella piscina del Centro Termale Airone, Genoni è rimasto sott'acqua per l'incredibile tempo di 18'03", tempo cronometrato e certificato dalla Federazione Italiana Cronometristi.


Questo record è maturato all'interno di una serie di test medico scientifici inerenti lo studio fisiologico dei parametri vitali successivi all'apnea prolungata, a cui Genoni si sta sottoponendo per aiutare i ricercatori del Dan Europe a individuare alcuni meccanismi ancora sconosciuti del corpo umano.Gianluca Genoni, dopo l'estate dedicata agli allenamenti in apnea profonda, da circa tre mesi stava preparandosi a questa prova estrema con allenamenti in piscina mirati all'incremento graduale dei tempi di respirazione in ossigeno e di permanenza in apnea.La sua risposta fisica e mentale, all'inizio del periodo di allenamento specifico, aveva fatto pensare a un blocco insuperabile dei tempi di apnea intorno ai 15 minuti. Tuttavia la perseveranza nell'allenamento e la confidenza acquisita con i segnali del proprio corpo hanno permesso a Genoni di crescere gradualmente nel tempo di apnea fino a sfiorare il record nei giorni scorsi, quando la presenza dello staff di assistenza dei ricercatori del Dan Europe ha consentito di affrontare tempi più impegnativi in massima sicurezza.Il traguardo di oggi ha un duplice significato per Gianluca, oltre che essere l'ennesima sfida vinta, permette di riportare questo primato nelle mani di un apneista puro, visto che il precendente record di 17'04" era finito nelle mani dell'illusionista inglese David Blaine che aveva fatto dell'apnea un'attività poco sportiva e molto spettacolare."Sono molto felice - ha detto Genoni - perché davvero questa volta ho avuto paura di non riuscirci e invece ancora una volta ho trovato dentro me la forza che mi ha permesso di andare oltre. Come per le discipline pure dell'apnea anche questa, così anomala, ha richiesto una forza mentale che non credevo più di avere. Ho ritrovato la forza grazie alle persone che mi stanno vicino che mi hanno aiutato a crederci".


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7.11.08

La globalizzazione sta benone, è addirittura abbronzata



Con la globalizzazione girano anche certe battute rabbrividevoli...
Stavolta però non ha smentito.


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5.11.08

Barack Obama ce l'ha fatta: dal "yes we can" al "yes I did"



Barack Obama è Presidente. Tutti i giornali titolano: primo afroamericano alla casa bianca.
Sbagliato!


E' il primo presidente degli Stati Uniti dopo vent'anni che non ha il cognome di un prodotto pubblicitario per la lavatrice:
"La lavatrice vive di più con Clinton!"
"Bush, più bianco non si può"

E' un grande risultato passare dalle lotte per la parità sociale a un presidente di colore, ma io spererei che non si dovesse usare in campagna elettorale questo particolare, spererei che diventasse indifferente come il colore della cravatta.
La verità è che gli americani hanno pensato di dover votare tra un bianco e un nero, ma hanno votato tra un pazzo e un demagogo, tra un guerrigliero convinto e patriotta e un nuovo figuro che sta dalla parte opposta e che non ha votato le leggi e i provvedimenti di Bush.
Obama non potrà cambiare le cose e non lo vorrà fare, gli sponsor che si sono inseriti nella sua campagna elettorale non l'avranno fatto per caso, non avranno deciso di regalare i loro soldi. E le lobby americane in generale non avranno optato per la redenzione e per il libero mercato senza appoggi in una notte. Obama potrà fare l'autogol di dire "americani, abbiamo perso la guerra in Iraq per la seconda volta"? No, Bush gli ha lasciato la patata bollente apposta!
Insomma, le cose stanno sempre nello stesso modo: o ci facciamo sentire e ci assumiamo le nostre responsabilità o non possiamo sperare che da oltreoceano uno cambi tutto. Semplicemente forse con lui le cose non peggioreranno ulteriormente...
Una cosa però è già migliorata, leggo sul televideo "borse euforiche",
contente loro! Basta poco, come direbbe Vasco. E' proprio vero che l'economia rispetta le leggi del caos, dico io. Anche questo è un piccolo cambiamento insignificante, basta la prima frase sbagliata per far ricrollare tutto, è ormai chiaro che è un sistema che sta in piedi perchè tirano i quattro venti, o Obama continua a soffiare o dovremo trovare un'altra soluzione.
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2.11.08

Dalla pioggia al gelo, epilogo di un mondiale


Penultimo giro: Vettel supera Hamilton. Massa continua a guidare la corsa, uno scroscio d'acqua imperversa da qualche giro, hanno tutti cambiato le gomme tranne Glock.
Ultimo giro: Glock risente del mancato cambio gomme, ma ha ancora venti secondi di margine su Hamilton. Hamilton è sesto, Massa è campione del mondo.
Penultima curva:
Ci si accorge che Timo Glock ha perso venti secondi nel tratto precedente, Hamilton lo supera. Hamilton è quinto, è lui il campione del mondo.
Nel box ferrari si comincia a festeggiare, poi qualche meccanico capisce e dà la notizia, subito il gelo. Hamilton l'inglese è il pilota più giovane ad aver vinto un mondiale di Formula 1. Eppure tutto sembrava propizio, Vettel con la Toro Rosso (motore Ferrari) c'aveva messo del suo, Alonso pure, da sesto a secondo, Raikkonen vabbè ha fatto la sua corsa senza infamia e senza lode.
Stavolta ha avuto fortuna, in un mondiale un pò rocambolesco, con qualche gara in cui entrambi i piloti di punta non sono arrivati a punta, un mondiale in cui la rossa per la prima volta dopo tanti anni ha sbagliato le strategie.
Direi che la protagonista assoluta di questo mondiale è stata la pioggia, anche oggi ha avuto il suo ruolo centrale, ha mischiato le carte, ha reso il tutto più imprevedibile, in uno "sport" diventato ormai troppo noioso, la ninnananna della domenica pomeriggio.
Il migliore invece Massa, migliore durante le gare, sfortunato ad inizio anno, migliore nella grinta, nella determinazione, nella diplomazia, perchè diciamoci la verità, in ferrari hanno tardato molto a dire che Massa diventava il pilota di punta, che Raikkonen avrebbe dovuto aiutarlo. L'hanno detto a denti stretti, praticamente quando era matematicamente impossibile che Kimi rimontasse. L'anno scorso invece erano partiti in anticipo col dichiarare apertamente qual era la prima guida, quando Raikkonen aveva pochi punti di vantaggio sul compagno di scuderia.
Massa è stato il migliore perchè pur nell'amarezza totale, nella delusione, ha ringraziato la sua squadra, si è complimentato con l'avversario, ha salutato il suo pubblico...

Rimane una semplice constatazione: in Ferrari quando la prima guida non può più vincere (vedi Schumacher nell'anno dell'incidente, credo il '99) il secondo pilota non vince per poco (vedi Irvine in quella famosa stagione). Coincidenza?



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