In questi mesi ho meditato (quasi in silenzio) sull'opportunità o meno di fare la volontaria a Pechino.
Avevo già trovato la soluzione, ma poi mi sono chiesta se fosse giusto partecipare a un evento tanto discusso, all'evento che dovrebbe esser vetrina della condivisione tra le culture, di vera e positiva globalizzazione, e invece diventa una presa in giro, diventa vetrina di sponsor che cercano di aprire il loro mercato asiatico, diventa occasione ghiotta per tv e CIO impegnati a promuovere lo "sport", diventa manifestazione lampante di decadenza di valori nel segno del business.
In questi ultimi giorni ne sono successe di tutti i colori, come ad esempio la
contestazione della fiamma olimpica in Grecia, l'
atleta indiano che si è rifiutato di portare la fiaccola, l'arrivo della torcia a Pechino in una piazza
Tien An Men blindata e inaccessibile, l'annuncio del premier polacco del
boicottaggio della cerimonia d'apertura.
Alcuni hanno proposto di boicottare le olimpiadi, ma non sono d'accordo, non è rispettoso nei confronti degli atleti che hanno come sogno della vita le olimpiadi, e non è giusto perchè ci sono tutti gli sport extracalcistici, in cui i tecnici e gli allenatori non vivono nell'oro.
Altri hanno proposto di
boicottare gli sponsor olimpici. Gli unici di cui potrei usufruire sono Coca Cola e Mac Donald, ma al mac non vado da un sacco, e l'unico momento in cui bevo la coca è quando mangio la pizza. Lo speedy pizza mi porta sempre la pepsi quindi non bevo mai la coca. Quindi non posso "fregiarmi" della scelta boiccottaggio, nel senso che non ho "rinunce" da attuare, comunque non compro quei prodotti. Però l'ultima volta che ho ordinato la pizza, ho chiesto per sicurezza che mi portassero la pepsi. Devono essere stati felici come una pasqua!
Penso che l'unico modo per boicottare le olimpiadi sia non enfatizzare il lato economico, quindi guardare le olimpiadi in streaming su internet per non ingrassare gli ascolti, evitare tutti i programmi di approfondimento perchè oltre alle gesta sportive degli atleti ogni parola è fuori luogo, evitare gli sponsor. Tanto c'è scelta!
Poi, siccome non si può essere solo abolizionisti, ma bisogna essere propositivi, incoraggerei gli atleti a eludere la norma per cui non possono manifestare messaggi politici con uno stratagemma, come può essere un qualsiasi nastrino o striscetta di qualsiasi colore per dire che le olimpiadi devono essere libere da dittature, violenze, se no non si può parlare di spirito olimpico.
Quindi ho deciso di non fare la volontaria. Bene. Ricordo che entro il 31 marzo il BOCOG doveva comunicarmi se mi avrebbe preso.
Oggi, 2 aprile, dopo 13 ore di lavoro, torno a casa, leggo la mail, e mi arriva questo messaggio:
Dear Sara Diani,,
The online application for Beijing Olympic Volunteers has come to an end. Your kind support and participation to Beijing Olympic is greatly appreciated. The recruited will receive a confirmation letter form Beijing Olympic Organizing Committee in May. Your participation has been and will be an inseparable part of Beijing Olympic Games. Thank you again and good luck to all of you.
Best regards,
Beijing Olympic Foreign Volunteer Recruitment CenterSembrano altre persone rispetto a quelle che arrestano dissidenti, giornalisti, che torturano (ma questo si fa anche da noi), che reprimono. Sembrano gentili, ringraziano, fanno sentire l'interlocutore importante. Certo mi hanno detto che mi manderanno la conferma in maggio, conferma che non so su cosa si basi dato che il questionario online non chiedeva niente di che, conferma che probabilmente non arriverà, conferma che semmai arriverà il 2 giugno, cioè non in tempo utile perchè uno straniero extra-continentale riesca a organizzarsi. E allora riscopro la manipolazione della comunicazione, riassaporo il "dire non dicendo", perchè di fatto mi hanno detto "grazie, veramente grazie eh, però ANCHE NO!".
Se anche per caso dovessero chiamarmi il 2 giugno (che data impegnativa per noi italiani!), dirò "grazie, veramente grazie eh, però ANCHE NO!". Perchè i miei principi non sono in vendita, figuriamoci in prestito!