29.12.08

Innerhofer trionfa sullo Stelvio!


Christof Innerhofer è partito col numero 1 ieri sulla pista di Bormio, tanto lunga quanto tecnica, senza un attimo di respiro in cui far scorrere gli sci, faticosa, spezzagambe. Quando sono partiti il secondo, il terzo, fino al decimo, si è capito che era una grande prestazione, di quelle che potevano condurre dritti al podio.


Poi sono scesi i migliori, da Cuche a Svindal -che dopo un anno di infortunio è sembrato molto tonico-, ma tutti a metà tracciato cominciavano a prendere decimi di distacco, sfiancati già dopo un minuto di gara. Nella parte finale Cristof ha costruito la sua vittoria, dove gli altri si stancavano lui si è esaltato. Dopo i migliori scesi coi pettorali centrali (cioè dal 16 al 25) era ancora primo, ma rimaneva un'incognita: Bode Miller. Il genio sciistico americano il giorno prima della gara non si era presentato alla consegna dei pettorali (a lui spettava il 15) per una questione tattica: le previsioni davano bel tempo, che sarebbe arrivato sulla pista verso gli ultimi numeri, rendendo il tracciato un pò più sciabile, sia come visibilità che come neve (la pista ieri era nolto ghiacciata). Non si sa quanto questo abbia influenzato il risultato finale di Bode, arrivato quinto. Non rimane quindi che esultare, Innerhofer è il primo italiano a vincere a Bormio dopo i podi di Ghedina e di Peter Fill, è stato sfatato un altro tabù. Alle sue spalle due austriaci, Klaus Kroell a 32 centesimi e Michael Walchhofer a 95. Gli altri italiani a punti sono Werner Hell (che aveva praticamente dominato le prove) settimo, Peter Fill diciannovesimo, Stefan Thanei ventiduesimo e Patrick Staudacher al ventiseiesimo.

Per quanto riguarda le ragazze invece sono state impegnate nel gigante austriaco di Semmering. Dopo la prima manche Manuela Moellg era prima, si attendeva l'acuto dopo che a La Molina le erano mancati due centesimi per la vittoria. Invece è scesa nella seconda manche la svizzera Lara Gut, quindicesima dopo la prima, che ha segnato un distacco rispetto alle altre di 1'53", infatti la sua prestazione le ha consentito di rimanere in testa fino alla discesa di Kathrin Zettel, seconda dopo la prima manche. Anche lei ha corso benissimo, attaccando nella prima parte e sciando con determinazione il muro successivo. Quando è scesa Manuela si era consapevoli del fatto che serviva una prestazione perfetta per vincere, anche perchè aveva poco margine sulla Zettel (21 centesimi). Ha affrontato benino la prima parte, frenando forse troppo dove non era necessario, poi ha recuperato qualcosa, ma non a sufficienza per vincere. Comunque è un ottimo risultato, conferma che è in crescita e si è messa davanti a Lara Gut, che oltre ad aver fatto il miglior tempo della seconda manche si conferma la rivelazione di quest'anno, la diciassettenne probabilmente sarà una delle grandi protagoniste future.

Quest'anno sciistico è cominciato bene per i nostri colori, finalmente possiamo contare su una squadra ampia e con molti ricambi. Ricambi che ormai stanno diventando prime linee, cito Werner Hell (primo nel superG della Val Gardena) e appunto Innerhofer.
Di positivo c'è anche da registrare la reazione di Denise Karbon, quinta ieri, che si sta riprendendo dall'infortunio al polpaccio, e il buon quarto posto di Giorgio Rocca nello speciale dello scorso weekend. Se si tratta di ritorno è presto per dirlo, ma intanto sono due buoni risultati. Invece sembrano in difficoltà Peter Fill (nonostante la sua prima vittoria in coppa del mondo, arrivata dopo numerosi podi), e Manfred Moellg. Non riesco a spiegarmi il motivo di questi scarsi risultati per questo ragazzo che l'anno scorso ha vinto una Coppa del Mondo di specialità ed è arrivato quarto nella classifica generale. Speriamo che l'anno nuovo gli resitutisca i risultati che si merita!
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24.12.08

Direi che ci siamo


Direi che ci siamo. Mi sembra che stia arrivando il Natale, con un giorno di anticipo rispetto a quanto avevo immaginato (in questo periodo sono molto sballata, non ragiono con le date, solo con lunedì-martedì-mercoledì, ecc..). Sembra che mi sia tornata la voglia di scrivere per quanto riguarda il blog, e sembra che stia arrivando un cambiamento importante che tarda a far capolino nella mia quotidianità, sembra che ci siamo, l'oroscopo per il 2009 spero che indichi novità importanti e un anno migliore di questo. Anche se immaginarlo migliore sotto certi aspetti è il minimo, sotto altri significa sognarlo meraviglioso. Tipo un insieme di sali e scendi, di montagne russe che si incrociano, con la precisione suprema che consente di non scontrarsi mantenendo così una specie di equilibrio ed evitando la rottura che sarebbe devastante. Così sto io da un anno a questa parte, anzi da più tempo, e francamente vorrei scendere da questa giostra e cambiare parco giochi. Quindi mi auguro e vi auguro di provare giostre nuove, di tornare su quelle divertenti di cui conservate un buon ricordo, di vivere bene coi vostri amici e coi vostri cari. Ma soprattutto vi auguro quello che volete voi, scegliete il vostro desiderio per realizzarvi.

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11.12.08

Nadia Fanchini al primo sigillo planetario


Da Repubblica.it

Nadia Fanchini fa il bis, e che bis. La 22enne bergamasca, residente a Monte Campione (BS) trionfa nel supergigante di Lake Louise, a quarantotto ore dal secondo posto ottenuto in libera. Sono i due risultati migliori di sempre, per l'atleta lombarda, che fino a l'altro ieri poteva vantare soltanto un terzo posto, e che quest'anno ha anche dovuto superare problemi cardiaci che avevano indotto la Federazione a bloccarla.


Partita con il numero 5, la Fanchini ha dato subito la sensazione di aver svolto un'ottima prova, anche se alcuni piccoli errori commessi nella parte alta, confermati da riscontri cronometrici non eccezionali nei primi due intertempi del tracciato, facevano pensare che qualcuna, soprattutto tra le più forti, che partono intorno al numero 20, potesse batterla. Le discese successive, però, rafforzavano la posizione dell'azzurra. In particolare, risultava sempre più evidente la grandissima performance nella seconda metà di gara, dove nessun'avversaria riusciva ad avvicinarla.

La conferma arrivava dalle discese delle più forti, la castigamatti Vonn, la Riesch, la Goetschl, la Paerson, che le finivano lontano. Alla fine, l'azzurra ha preceduto di 28 centesimi due atlete che sicuramente non godevano dei favori del pronostico, la svizzera Fabienne Suter e l'austriaca Andrea Fischbacher, finite a pari merito alle sue spalle. Quello di Nadia, è il primo successo stagionale dell'Italsci femminile, e pareggia il conto con quello ottenuto da Peter Fill, tra i maschi, proprio sulla pista canadese, la settimana scorsa. Deludente invece, la prova delle altre azzurre, Recchia, Ceccarelli, Alfieri, Schnarf, tutte ben oltre il 25mo posto.

Una pista, quella di Lake Louise, che porta bene alle Fanchini, se è vero che l'unico successo della sorella Elena, a sua volta perennemente in lotta con il proprio fisico, è arrivato, in discesa, proprio sul tracciato dell'Alberta, nel 2005. Elena ha visto la gara dalla televisione: l'ennesimo infortunio, rottura del piatto tibiale, la terrà lontana dalle gare tutta la stagione.
"Questa di Lake Louise è davvero la pista Fanchini, bisogna cambiarle nome - ha detto, raggiante, Nadia una volta avuta la certezza del successo. "Con questa vittoria - ha aggiunto l'atleta lombarda, che ha usato sci davvero veloci sulle nevi umide di Lake Louise - pareggio anche il conto con mia sorella Elena. Ora non mi resta che andare avanti così, con costanza", ha concluso.

Dunque, le prime gare veloci al femminile dell'anno riconsegnano una Nadia Fanchini in grande forma. Peccato, viene da pensare, che la seconda libera, quella che si sarebbe dovuta svolgere ieri, sia stata annullata, chissà... Oggi la neve cadeva, ma la visibilità era buona, e comunque il supergigante non è veloce come la libera, quindi la partenza c'è stata, seppure con mezz'ora di ritardo. E forse proprio le condizioni avverse hanno permesso a Nadia di far valere, una volta di più, il grandissimo coraggio, che le consente spesso di mettere una pezza - ed è successo anche in questa occasione - ad una tecnica non proprio perfetta, che la porta a commettere errori evitabili.

E pensare che solo un anno fa, dopo una estate di tribolazioni, Nadia era in crisi perché il Coni l'aveva prudenzialmente bloccata impedendole di allenarsi e di gareggiare per una serie di meticolosi controlli cardiologici. Poi l'ok è arrivato e Nadia non si era fatta attendere conquistando un bel podio in discesa. Ora è il momento dell'esplosione, c'è da augurarsi definitiva.
Ora la Coppa del mondo donne torna in Europa: sabato e domenica prossimi sono in programma uno slalom speciale ed un gigante a La Molina, in Spagna. Torna in pista Denise Karbon, in cerca di riscatto.

In campo maschile, oggi era in programma un gigante, sulla pista di Beaver Creek in Colorado. Ha vinto l'austriaco Benjamin Raich, per un solo centesimo sullo statunitense Ted Ligety, che al termine della prima manche aveva un vantaggio in apparenza rassicurante. Terzo, ancora grandissimo, il norvegese Aksel Lund Svindal, vincitore in sequenza della libera e del super-g disputati ieri e venerdì, lui che sulla Bird of Prey di Beaver Creek ha avuto l'anno scorso, un incidente che ne ha messo a repentaglio la carriera.

Quarto l'altro norvegese Jansrud, davanti a Davide Simoncelli, migliore degli azzurri, finito molto più avanti dei capisquadra Blardone, 12mo e Moelgg, addirittura ventesimo: entrambi hanno sciupato un'ottima occasione, avendo concluso la prima manche al sesto e al settimo posto, giusto davanti al vincitore della gara, Raich. Per i maschi, il prossimo appuntamento è in Val d'Isère, dove sono in programma, a cominciare da venerdì, una supercombinata, un supergigante, un gigante e uno slalom.


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1.12.08

mentecritica e doxaliber presentano la decostituzione

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Il grande weekend invernale mirabolante!


Da pechino2008.blogosfere.it

Il primo grande weekend degli Sport Invernali è stato denso di emozioni, portando qualche soddisfazione in Casa Italia dagli atleti meno attesi e sollevando qualche riflessione per la nostra rubrica del lunedì, Weekend Bianco.

Nello Sci Alpino, il grande protagonista è stato Peter Fill che ha conquistato la sua prima vittoria in Coppa del Mondo a Lake Louise sfruttando quel pizzico di buona sorte che, spesso, sta alla base dei successi. Da lui e Christian Innerhofer (sesto sabato) attendiamo brillanti conferme in circostanze meno anomale. In campo femminile al terzo impegno nelle discipline tecniche è, purtroppo, notte quasi fonda: Denise Karbon è sicuramente in ritardo di preparazione; dopo il quarto posto dell'esordio a Soelden, due inforcate e la vittoria gettata sabato al vento, la sua Coppa del Mondo è già ad handicap. Persa per la stagione Chiara Costazza (auguri), Manuela Moelgg e Nicole Gius sono ora attese al salto di qualità che le faccia salire dalle posizioni intorno alla decima alla prima pagina del tabellone dei risultati.

Non preoccupa il terzo posto di Armin Zoeggeler all'esordio in Coppa del Mondo a Igls: la pista non gli è mai piaciuta e Armin nei momenti che contano risponde sempre presente. Così come hanno fatto ieri Plankensteiner e Haselreider vincendo nel Doppio . Preoccupa piuttosto il fatto che Zoeggeler abbia quasi trentacinque anni e Plankensteiner - Haselreider abbiano ottenuto il primo successo in Coppa nel 1995: dietro di loro i giovani faticano a crescere e Vancouver 2012 rappresenterà lo spartiacque con la nuova generazione.

Dove il ricambio manca da tempo è nel Bob: dal ritiro di Gunther Huber manchiamo dai vertici della specialità. L'esordio di Coppa del Mondo con l'ottavo a posto nel Bob a Due e il diciottesimo nel Bob a Quattro di Simone Bertazzo è sulla linea dei risultati della scorsa stagione: l'obiettivo, almeno nel Due, è di avvicinarsi alla zona podio.

Ritornando alle note liete la prima vittoria in una tappa del Grand Prix di Federica Faiella e Massimo Scali nella Danza rappresenta un passo ulteriore nella crescita di questa coppia in continua ascesa dopo il quinto posto dei Campionati Mondiali e il quarto posto dei Campionati Europei dello scorso anno. La qualificazione per la finale del Grand Prix deve rappresentare un grande trampolino per il futuro e non un traguardo raggiunto.

Nello Sci di Fondo si paga il weekend dedicato alla Tecnica Classica che vede gli italiani in posizioni di retroguardia illuminati solo dal lampo di Marianna Longa al miglior risultato della sua carriera con il quarto posto nella 10 km. Pietro Piller Cottrer si conferma come l'unico italiano competitivo in questo momento della stagione pur rimanendo fuori dai primi dieci nei 15 km mentre nella velocità è necessario attendere il pieno recupero di Cristian Zorzi per ambire a qualche soddisfazione. Nel prossimo weekend a La Clusaz si ritornerà alla Tecnica Libera e le distanze si allungheranno (15 km per le donne e 30 km per gli uomini): tutto fa pensare a risultati migliori per i nostri colori.


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