12.11.07

Che domenica...

Ore 9. C’è una rissa all’autogrill vicino ad Arezzo tra una macchina di tifosi laziali e una macchina di tifosi juventini. Alle 9 30 un poliziotto arrivato lì spara un colpo, forse due, e uccide un tifoso della Lazio. E’ domenica, non ci sono giornalisti, e quindi è un tam-tam di sms e telefonate. In tv comincia a sentirsi la prima notizia intorno alle 11 30. Inspiegabilmente, solo Lotito e Moratti si sentono e premono per annullare la partita, poi dai vertici Lega calcio si evince che è troppo tardi per rinviare gli altri match in programma. Questione di ordine pubblico, dicono. Decisione sconcertante quella di cominciare con 10 minuti di ritardo.
Poi per tutto il pomeriggio l’unica cosa su cui tutti sono d’accordo è che non ci sono notizie sufficienti (che sembra strano, date le ore passate).
Com’è stata affrontata la questione durante il pomeriggio in tv?

Rai 1: nella prima parte di domenica in, dedicata a quello pseudo talk show capitanato da Giletti, cambiano il tema all’ultimo minuto parlando del fatto domenicale. Tra Giletti, gli ospiti “famosi”, Klaus Davi e il pubblico si dice tutto e il contrario di tutto, e si toccano punti che non c’entrano con la dinamica della questione. Devo dire che poche altre volte ho guardato questo “programma” e non c’è stata molta differenza nel modo di affrontare i temi, trattati in modo abbastanza superficiale e contraddittorio.

Rai 2: A quelli che aspettano, la Ventura stupisce: è l’unico programma in cui si discutono le dinamiche che portano incivili a sfogarsi nel calcio. Le opinioni sono più o meno condivisibili, la riflessione riguarda la violenza che avviene anche lontano dagli stadi, solo perché si è di due squadre diverse. Galeazzi e Gentili sono gli unici che apportano convinzioni parziali, incomplete, semplicistiche e ipocrite, dicendo ad esempio che manca la cultura sportiva della sconfitta, che in questo caso non c’entra niente dato che nessuno aveva ancora vinto o perso. Magnini (nuotatore) risponde che non c’entra la cultura sportiva, dato che nel nuoto tutti stanno vicini senza problemi, ma dice che il calcio non è più uno sport e lì non c’è più cultura sportiva. Il programma risulta coerente dato che tutti gli ospiti sono coinvolti nel dibattito, i comici sono “in borghese” e si evitano quindi scenette. Mazzocchi continua a ripetere che l’unico motivo per cui non hanno spostato le partite è che i tifosi sono già in viaggio, ma forse non ci crede del tutto neanche lui. Quelli che il calcio non va in onda, al suo posto un film.

Canale 5: a Buona Domenica parlano 30 secondi del fatto con facce rabbuiate, che magicamente tornano pimpanti quando si parla di gossip o altre stupidate, con il solito taglio autorale rissoso.

Italia 1: anche a Guida al Campionato si parla poco della questione, e si alterna il tutto a stacchetti “comici” patetici e a commenti tecnici sulle partite, in pratica la scelta è la stessa di Buona Domenica.

Ore 18: il questore di Arezzo finalmente parla (in una conferenza stampa in cui non sono permesse domande dalla stampa, fantastico) spiegando che dalla corsia autostradale opposta il poliziotto spara due colpi in aria e uno prende Gabriele Sandri al collo. Nessun giornalista si pone domande, di cui la più ovvia è: ma una dinamica del genere com’è possibile?
Quindi tutti dicono ancora che non ci sono abbastanza notizie.

Nel frattempo durante il pomeriggio, sono numerosi gli sfottò contro la polizia; a Bergamo gli Atalantini tentano di sfondare le barriere per invadere il campo. Al settimo minuto la partita viene rinviata. Tifoserie storicamente in lotta tra loro trovano finalmente un motivo di unione: l’odio nei confronti della polizia.
Anche il basket si macchia di inciviltà perché i tifosi dell’armani jeans Milano escono dal palazzetto per protesta durante la partita con Varese, e i tifosi varesini rimangono lì e insultano i poliziotti.

Nei programmi serali, su rai 1 c’è lo speciale di Riotta, in cui si parla più che altro delle devastazioni a Milano e Roma (dove hanno annullato Roma-Cagliari per l’ordine pubblico), e non si capisce perché l’inviato è Carlo Paris, cioè un giornalista sportivo. Con queste cose lo sport non c’entra proprio niente. Su rai 2 alla domenica sportiva parlano delle partite con la solita moviola, come su italia 1.
Se non avessero rinviato le partite solo per i tifosi già in viaggio tutti questi programmi sportivi non sarebbero dovuti andare in onda.

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