18.5.08

E' cambiato tutto, non è cambiato niente


Oscar Pistorius potrà gareggiare coi normodotati a Pechino se otterrà il tempo minimo di qualificazione.
Questa è la sentenza del TAS:
"La decisione del Consiglio della Iaaf del 14 gennaio 2008 è revocata con effetto immediato e Oscar Pistorius è eleggibile per gli eventi della Iaaf. Può usare le protesi Ossur Cheetah Flex-Foot, le stesse usate nei test richiesti dalla Iaaf ed esibite nell'udienza presso il Tas. La commissione del Tas ha stabilito che la Iaaf non è riuscita a provare l'infrazione da parte di Pistorius della regola 114.2 (e). Sulla base degli elementi portati da esperti di entrambe le parti, la commissione non si è convinta che ci fossero sufficienti prove di qualsiasi vantaggio metabolico di una persona con due amputazioni che usa le Cheetah Flex-Foot. Inoltre, la commissione del Tas ha considerato che la Iaaf non è riuscita a provare che gli effetti biomeccanici derivanti dall'uso di particolari protesi diano a Pistorius un vantaggio sugli atleti che non le usano. La commissione del Tas ha sottolineato che l'applicazione della sua decisione riguarda solo Oscar Pistorius e solo l'uso di quel tipo di protesi. La commissione non esclude la possibilità che in futuro, con le nuove conoscenze scientifiche, la Iaaf possa riuscire a dimostrare che le protesi Cheetah Flex-Foot diano un vantaggio a Pistorius sugli altri atleti."
Quindi sbugiardata la Iaaf, che aveva escluso Pistorius dai giochi. Per lui certamente una bella vittoria, l'inizio di un nuovo percorso, nuova consapevolezza.
Però in generale non è cambiato molto: fino a quando si continuerà a discutere di queste cose sempre con la paura della vera integrazione disabili/normodotati, fino a quando si avrà paura di creare nuovi "eroi" non "convenzionali", non si risolverà il problema alla radice.
C'è anche da constatare che per giustificare la propria tesi si chiamano esperti che emettono le loro sentenze non si sa in base a quali calcoli. Si ha la sensazione che debbano farsi pubblicità, e che siano chiamati apposta per assecondare una decisione già presa. L'unico modo infatti per sapere se queste protesi avvantaggino un uomo sarebbe quello di confrontare le prestazioni dello stesso prima e dopo l'amputazione. Siccome questo non è possibile non si può sapere se queste protesi consentano tempi migliori.
Andando a buon senso (che più o meno in questi casi è anche l'unico mezzo che gli scienziati possono scegliere di utilizzare), bisognerebbe capire che la natura ha concepito nel corso della storia creature eccezionali, quasi perfette, quando l'uomo tenta di imitarla riesce a realizzare cose neanche minimamente paragonabili in termini di efficienza, durata ed efficiacia. Questa è l'unica considerazione che si può fare, gli altri sono semplicemente pareri personali, e come tali opinabili.
Quindi auguri a Pistorius, ma speriamo che le cose cambino radicalmente, che non si avverta più il bisogno di discutere su cose futili e sulla base di opinioni per evitare di affrontare il problema vero, che in questo caso è l'integrazione e la tolleranza nei confronti dell'altro e del diverso.

Pubblicato anche su MenteCritica

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2 comments:

Anonymous said...

Sai Sara che non ho la minima idea di cosa sia giusto o meno in questo caso?
Mi sento sprovveduto in merito.

Sar@ said...

Secondo me non è questione di essere sprovveduti, il fatto è che abbiamo poche informazioni serie (tipo i calcoli biomeccanici) a disposizione, quindi le valutazioni sono quasi personali. Secondo me l'unica cosa veramente oggettiva è che la natura crea le cose migliori, quelle dell'uomo sono imitazioni sbiadite e "cinesi"...
L'altra cosa certa è che lui è stato strumentalizzato. Tutto il resto viene di conseguenza (sempre a mio parere)...