3.8.09

Questi splendidi mondiali




Ieri sera si sono conclusi i mondiali di nuoto, strepitosi, fantastici, unici.
Oggi sono finalmente riuscita ad approdare in un internet point (a Trapani ce ne sono ben 4, che servizio inaspettato!), perchè a Roma non se ne sono visti. Quindi per non far invecchiare questo evento planetario, che si sa, vecchio è buono solo l'alcol, vi racconto un pò le cose che mi hanno colpito maggiormente in questi giorni. Vado un pò a memoria perchè recuperare informazioni in un luogo dove il tempo è realmente denaro non è cosa agevole, avrei voglia di raccontarvi tutto nei particolari, ma intanto procedo per sommi capi, come in un riassuntone omnicomprensivo; nei prossimi giorni (o al mio rientro, cosa più probabile) magari scriverò un diarietto, con foto ricordo allegate!
Innanzitutto sono rimasta assolutamente strabiliata dai nuotatori di fondo, capaci di nuotare ore e ore combattendo contro le correnti marine, che puntualmente li allontanano dalla meta. Grande Valerio Cleri al primo centro mondiale, dopo che nella 10 km aveva condotto per buona parte della gara arrivando alla fine quarto. Ha distaccato tutti, ha fatto in tempo ad esultare all'arrivo, veramente un dominio assoluto.
Poi ottima Federica Vitale, bronzo splendido sempre nella maratona dei 25 km, e Martina Grimaldi, la giovane bolognese, terza nella 10 km.
Mi ha colpito sicuramente la pallanuoto, questa volta in negativo, soprattutto a livello maschile, dove ho visto un settebello compatto e combattivo solo in due tempi contro la Serbia, squadra troppo impegnativa da affrontare agli ottavi, che poi infatti ha vinto il mondiale. Per le ragazze invece è legittimo qualche rimpianto in più dato che contro la Grecia fino a metà del terzo tempo eravamo davanti di due gol, Grecia che però a dire il vero è stata la rivelazione di questo mondiale (anche se c'è da dire che nei quarti di finale si è trovata davanti l'Australia, non certo una potenza). Ma della pallanuoto magari parlerò per bene in un secondo momento.

Il nuoto è stato lo sport che mi ha stupito maggiormente. Devo dire che dal vivo guardare la pallanuoto è stato bellissimo perchè sembrava di essere allo stadio, ma in uno stadio civile e non buzzurro, ma conoscendo questo sport non è stato niente di totalmente nuovo.
Invece non ho mai fatto nuoto, e il nuoto veloce per me è qualcosa di totalmente alieno, per cui solo l'ingresso dei giudici di gara con sottofondo del gladiatore è stato emozionante, da brividi.
Sono rimasta colpita dal legame dei nuotatori con l'acqua, dall'equilibrio perfettamente allenato tra scivolamento e trazione.
Se dovessi dire le cose che mi sono rimaste più impresse queste sono:
-l'oro di Paul Biedermann nei 400 stile, questo tedesco che ha battuto Phelps, e nello stesso momento è riuscito nell'impresa di battere il record di Ian Thorpe che resisteva da Fukuoka 2001, il tedesco infatti ha fermato il cronometro sul tempo di 3'40"07, precedendo di un solo centesimo il leggendario australiano. C'è da dire che non so se senza questo costume tecnologico (l'ho toccato, al tatto sembra della stessa natura del polistirolo, e quando gli atleti uscivano dall'acqua la cosa impressionante è che l'acqua rigolava dal costume, perfettamente impermeabile) sarebbe riuscito a battere questo record storico. Paul Biedermann si è poi ripetuto nei 200 stile, segnando un altro record del mondo.
-Federica Pellegrini, che dopo Phelps credo sia la nuotatrice che ha segnato più record del mondo (3, due nei 200 e uno nei 400, in cui è scesa per la prima volta sotto la soglia dei 4 minuti, e quindi anche questo è un record storico), e che ha infiammato tutto il foro italico. Ha veramente dominato le sue gare, anche quando le altre sembravano rientrare lei piazzava un'ultima vasca velocissima e riprendeva il suo vantaggio.
-Cesar Cielo Filho, il brasiliano più veloce nel mondo, che ha stabilito un record incredibile nei 100 stile (46"91, in realtà Bernard questa primavera aveva nuotato credo 46"83, ma il record non era stato omologato per via del costume), in una finale che ahimè non vedeva protagonista il nostro Magnini. Poi il brasiliano si è ripetuto nei 50 stile. Si è anche commosso sul podio, complice l'inno del Brasile che dura circa 6 minuti e non lascia scampo.
-Alessia Filippi, la vulcanica romana, oro nei 1500 stile e bronzo negli 800, l'altra italiana che ha vinto due medaglie, ha fatto due ottime gare, per un attimo negli 800 sembrava che potesse arrivare seconda, ma va bene così, gli 800 sono sicuramente una gara più combattuta, e anzi mi ha stupita il tracollo della Adlington, quarta e distante dal podio.
-Federico Colbertaldo, l'unico uomo quasi in grado di salire sul podio, quarto sia negli 800 che nei 1500, distanza nella quale per due vasche era parso in grado di arrivare terzo, poi risuperato dal cinese. Ogni volta mi chiedo come faccia a nuotare quelle distanze, è incredibile vedere gli altri (in testa il tunisino Mellouli, che grande, ha vinto 800 e 1500 ed è arrivato sul podio nei 400) che hanno una bracciata lunga, che cercano l'allungo con la schiena per diminuire la frequenza, e lui che invece è tutto schiuma, fa un numero di bracciate da 200 metri e non distende neanche le braccia. Sorprendente!

...Finora ho parlato solo dello stile libero, sarà ora di parlare degli altri stili.
Francamente sono rimasta sorpresa dal livello astronomico dei misti, in cui il grande Lazlo Cseh non è riuscito a vincere nè nei 200 nè nei 400. Misti dominati dall'americano Ryan Lochte (che coi capelli asciutti e gli occhiali da nerd è veramente il migliore! ...Vi farò vedere le foto...), una delle rivelazioni di questo mondiale per la sicurezza mostrata. Lui era già stato capace di diversi podi, ma in questo mondiale s'è veramente superato.
E poi meriterebbe un capitolo a parte la finale dei 100 farfalla, in cui il serbo Cavic si è dovuto inchinare a Michael Phelps e al suo record del mondo, Phelps che per la prima volta ho visto rabbioso, e che ha mostrato il suo costume olimpico, cioè il costume speedo costituito in gran parte da tessuto, non come i nuovi tutti in poliuretano. Questa è stata la finale più assurda, quella più inaspettata, quella del cannibale.
L'altra finale assurda è stata quella dei 200 rana, in cui l'americana Soni ha buttato via ogni chance segnando un primo passaggio troppo veloce ed esaurendo le energie.

Poi mi ha stupito l'incredibile quantità di record del mondo, 43. Sono stata nello stadio 3 giorni, e in due di questi non c'era semifinale o finale in cui i record rimanessero intatti! Dopo un pò sembrava quasi normale, il che è un peccato, perchè invece sono imprese degne di nota. Per fortuna come sottolineava Colbertaldo è rimasto tale il record di Grant Hackett, grande fondista australiano.
A livello di nazioni sicuramente assurdo il dominio degli Stati Uniti anche in un'edizione in cui sono apparsi sottotono, Phelps è sembrato "non all'altezza" e nonostante ciò ha vinto 5 ori e un argento. L'Australia invece non all'altezza delle aspettative e Germania (insieme all'Italia) rivelazione.
Se dovessi scegliere i tre migliori del mondiale sarebbero Phelps, la Pellegrini e Cielo Filho...

E poi se posso dire la RAI è stata la rivelazione di questi mondiali. Credo che abbiano fatto un ottimo lavoro, tutte quelle ore di diretta sono servite anche per parlare di tutto il lavoro che sta dietro le gare, dell'allenamento, delle aspettative, del dietro le quinte...Veramente fantastico. Secondo me in molti grazie alle telecronache si sono appassionati, e questo secondo me è un gran risultato. Ho avuto modo di ringraziare Luca Sacchi (commentatore tecnico del nuoto), e ringrazio anche tutti gli altri. In particolare da ex pallanuotista non posso che esser felice della competenza di Failla e Postiglione, e della loro pasisone, che ha permesso un'analisi abbastanza approfondita sulla situazione di questo sport, in un momento in cui c'era il rischio di imputare tutte le colpe agli allenatori.

Ecco, ho scritto anche troppo, spero di potervi raccontare qualche particolarein più, soprattutto per quanto riguarda la pallanuoto, e anche per quanto ho vissuto là dal vivo, perchè ogni giorno passato ai fori romani ha avuto tanti suoi perchè!

2 comments:

simona_rm said...

io posso garantire che questa pinguina che scrive qui, è una assoluta competenza in fatto di pallanuoto, se alla partita serbia-italia non avessi avuto lei al fianco, non avrei capito almeno il60% delle azioni.
Ad un certo punto, nell'ultimo quarto, c'è stato un momento concitato tra il nostro allenatore e l'arbitro, cui si è sovrapposto l'allenatore serbo e tutti gesticolavano agitati come in uno sketch con totò, peppino e fabrizi, mentre lo stadio ululava! Insomma un momento di commedia all'italiana che non avrei mai compreso senza l'aiuto si Sara.
E la ringrazio ancora tanto per questo e per l'onore di averla conosciuta. :D
zia

Sar@ said...

Grande Simo!!! E' stato fantastico guardare la partita con te!!! A parte per il fatto che abbiamo perso...