Lindsey Vonn trionfa in discesa libera
Era la più attesa di queste olimpiadi, la favorita dei favoriti, quella che in Coppa del Mondo si era costruita un cammino trionfale. Poi in prova l'infortunio alla tibia "nebuloso", il dolore infilandosi gli scarponi, il possibile colpo di scena.
Ieri la discesa femminile era il fiore all'occhiello del programma, su questa pista dalla notevole difficoltà tecnica (molti salti seguiti da curve impegnative), ma evidentemente poco curata nei dettagli. Agli organizzatori quest'anno non ne va bene una, e così la gara di discesa si è rivelata una lotteria in cui molte ragazze sono uscite di pista, a volte con rovinose cadute, come nel caso di Dominique Gisin, Anja Paerson e la Miklos.
Peraltro si sono registrati distacchi notevoli, un pò per la supremazia assoluta della Vonn, un pò per la neve e il fondo.
Prima della Vonn ha spiccato la statunitense Julia Mancuso, che ha segnato un ottimo tempo (alla fine è arrivata seconda con un distacco di 56 centesimi), e l'unica altra pretendente al podio si è rivelata l'austriaca Elisabeth Goergl, che ha vinto il bronzo con un distacco di 1"46.
Male le nostre ragazze: la migliore è la veterana Lucia Recchia, nona con un ritardo di 2"31, e poi Johanna Schnarf è arrivata 22esima. Sono invece uscite Daniela Merighetti e Elena Fanchini.
Per quanto riguarda le altre gare, ha sorpreso Magda Genuin, che è riuscita ad approdare nella finale dello sprint a tecnica classica, ed è poi arrivata quinta.
Ci si aspettava di più invece dalle due coppie dello slittino, infatti Oberstolz/Gruber, al terzo posto dopo la prima run, sono stati rimontati dai tedeschi, finendo quarti a soli 7 centesimi dal podio. Plankensteiner/Haselrieder, l'altro equipaggio azzurro in gara, si e' classificato al nono posto a 944 millesimi dall'oro.
Ieri la discesa femminile era il fiore all'occhiello del programma, su questa pista dalla notevole difficoltà tecnica (molti salti seguiti da curve impegnative), ma evidentemente poco curata nei dettagli. Agli organizzatori quest'anno non ne va bene una, e così la gara di discesa si è rivelata una lotteria in cui molte ragazze sono uscite di pista, a volte con rovinose cadute, come nel caso di Dominique Gisin, Anja Paerson e la Miklos.
Peraltro si sono registrati distacchi notevoli, un pò per la supremazia assoluta della Vonn, un pò per la neve e il fondo.
Prima della Vonn ha spiccato la statunitense Julia Mancuso, che ha segnato un ottimo tempo (alla fine è arrivata seconda con un distacco di 56 centesimi), e l'unica altra pretendente al podio si è rivelata l'austriaca Elisabeth Goergl, che ha vinto il bronzo con un distacco di 1"46.
Male le nostre ragazze: la migliore è la veterana Lucia Recchia, nona con un ritardo di 2"31, e poi Johanna Schnarf è arrivata 22esima. Sono invece uscite Daniela Merighetti e Elena Fanchini.
Per quanto riguarda le altre gare, ha sorpreso Magda Genuin, che è riuscita ad approdare nella finale dello sprint a tecnica classica, ed è poi arrivata quinta.
Ci si aspettava di più invece dalle due coppie dello slittino, infatti Oberstolz/Gruber, al terzo posto dopo la prima run, sono stati rimontati dai tedeschi, finendo quarti a soli 7 centesimi dal podio. Plankensteiner/Haselrieder, l'altro equipaggio azzurro in gara, si e' classificato al nono posto a 944 millesimi dall'oro.
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