Pioggia di medaglie durante il primo giorno!
Che bello!
Italia seconda nel medagliere, per una notte. Durerà poco ma è un gran bel vedere...
Andiamo a ritroso, iniziando dalle ultime emozioni: la scherma ci ha regalato un podio interamente italiano per la prima volta nella storia. Oro Elisa Di Francisca, Argento Arianna Errigo, Bronzo Valentina Vezzali (alla sua ottava medaglia olimpica).
Quando durante il pomeriggio questo trio magico era approdato alle semifinali tutti abbiamo sperato in questo successo totale, e così è stato. La Vezzali, che in semifinale aveva perso contro una solidissima Errigo, l'ha spuntata contro la coreana Nam nella finale per il bronzo. Era sotto di 4 stoccate a 12 secondi dalla fine, ma con la zampata della campionessa ha rimesso le cose a posto.
Finale emozionante, dominata a tratti da ciascuna delle nostre atlete, con la Di Francisca a portarsi in vantaggio (fino al 7 a 3), per poi essere rimontata e sorpassata dalla Errigo. Erano in parità dopo il tempo regolare, e durante il tempo supplementare la prima stoccata è stata della Di Francisca, che ha potuto esultare per la vittoria. Curioso il fatto che anche in semifinale aveva battuto la coreana al tempo supplementare.
Alla conclusione della finale in pedana abbiamo assistito alla tristezza della Errigo, che fino a quel momento aveva disputato un ottimo torneo.
Se posso dire, abbastanza terribile l'atmosfera del podio. Mi aspettavo una festa, quando mai ricapita un podio tutto italiano?!? E invece no, la Vezzali, a parte qualche sorriso, era glaciale, e la Errigo era ancora scossa per la sconfitta. Devo dire che quest'atmosfera unita alle "insolite" (eufemismo) tute delle nostre atlete ha un pò "rovinato" la grande festa.
Aspettiamo fiduciosi la competizione a squadre, dove le nostre ragazze partono superfavorite!
Poco prima abbiamo guadagnato il nostro primo oro olimpico grazie ai ragazzi del Tiro con l'arco. Che diciamolo, fanno una gran tenerezza, ragazzoni con gli occhiali capaci di una concentrazione, di una calma e di una tenuta di nervi veramente eccezionali, in grado di tirare con precisione centimetrica a 70 metri di distanza. Così Marco Galiazzo, Michele Frangilli e Mauro Nespoli hanno battuto gli Stati Uniti di un solo punto. E' stata una finale molto combattuta, inizialmente dominata dagli azzurri che per ogni turno di tiro guadagnavano uno o due punti di vantaggio. Poi gli Stati Uniti hanno iniziato a mettere pressione con serie da 29 punti (su 30), aiutati contemporaneamente da due tiri poco convincenti di Galiazzo. Frangilli però ha azzeccato perfettamente l'ultimo tiro, garantendoci l'oro olimpico!!
Da notare che entrambi gli allenatori delle squadre finaliste sono originari della Corea del Sud, paese con antica tradizione nel tiro con l'arco, che ospita la scuola più rinomata al mondo di questa disciplina. La Corea era stata eliminata in semifinale dagli USA, e ha poi agguantato il bronzo dopo una gara controllata contro il Messico.
Luca Tesconi ci ha regalato la prima medaglia olimpica, argento nella Pistola 10 metri. Era entrato in finale col quinto punteggio, ha poi disputato un'ottima gara (chiudendo col primo punteggio della finale) e rimontando così fino al secondo posto. Primo è arrivato il coreano Jin Jongoh, apparso un gradino sopra gli altri già dalle qualificazioni.
Per quanto riguarda le altre gare della giornata, Elio Verde (nonostante non fosse ancora in ottime condizioni fisiche dopo il recente intervento al ginocchio) è arrivato fino alla semifinale nel judo, per poi arrendersi e perdere anche la finale per il bronzo.
Nel nuoto Luca Marin -qualificatosi nella finale dei 400 misti col sesto tempo- ha chiuso ottavo, gara vinta dal mitico e simpatico (l'ho "conosciuto" ai mondiali di Roma) Ryan Lochte. Nel nuoto sono arrivate le prime sorprese: Phelps si è qualificato per il rotto della cuffia alla finale dei 400 misti rimanendo poi fuori dal podio, Lazlo Cseh, ungherese dominatore della disciplina da anni e anni è stato squalificato in semifinale, Paul Biedermann (grande campione dei 400 stile, uno dei favoriti) non si è qualificato per la finale.
Il nostro Fabio Scozzoli, dopo un pò di affanno nelle batterie dei 100 rana (si è qualificato per la semifinale col 12° tempo) , è approdato in finale col secondo tempo -e nostro sospiro di sollievo-.
Ilaria Bianchi si è qualificata per la finale dei 100 dorso battendo il record italiano.
Buono l'esordio per l'Italvolley femminile che ha battuto la Repubblica Dominicana 3 a 1 col sestetto annunciato da Barbolini.
Il pugile Parrinello (categoria 56 kg) ha battuto al secondo turno un pugile della Namibia, l'1 agosto giocherà l'ottavo di finale.
Nel canottaggio l'Italia è in semifinale col doppio e col due senza, mentre sono andati ai Recuperi il Quattro di Coppia, il Quattro Senza Pesi Leggeri, e il Due Senza femminile.
Nella Ginnastica ottimo Matteo Morandi negli Anelli, vediamo come procederà il suo cammino.
Nel Tennis avanzano Francesca Schiavone e Flavia Pennetta; esce Roberta Vinci che però avanza nel Doppio insieme a Sara Errani.
Nella gara di ciclismo a sorpresa ha vinto Alexandre Vinokourov, alla sua ultima corsa, capace di sorprendere il dream team britannico, che aveva lavorato durante tutta la corsa per Cavendish e Wiggins.
Quindi concludendo: che grande giornata, veramente da incorniciare, è stata emozionante in ogni sua sfaccettatura!
Per quanto mi riguarda, anche se ormai invecchiando ho capito che l'ideale olimpico della convivenza internale pacifica e serena, e della competizione leale e corretta è appunto un'utopia, è bello e sano che ogni quattro anni arrivi il sacro momento dello Sport. Vissuto pienamente nella sua essenza, osservando le peculiarità di ogni disciplina, emozionandosi per ogni successo di quei ragazzi che si allenano ore e ore tutti i giorni e che poi realizzano il loro sogno.
A me affascina ogni volta pensare all'onore di essere "Campione olimpico", il primo di un determinato sport che approda nell'olimpo, appunto.
Ultimo commento femminile cinico e spietato: insopportabile il podio azzurro con sorrisi di circostanza intervallati da ghiaccio artico (l'effetto serra va combattuto con altre strategie!). Anche ad Atene 2004 -quando la Pellegrini allora 16enne era apparsa così delusa sul podio- mi ero indisposta, capisco però la cocente delusione, che in questo caso riguardava la Errigo. Ok dico io, è uno sport individuale, ma la seconda e la terza hanno perso con loro connazionali, non facciamone una tragedia!
Insopportabile altresì il fatto che i nostri siano vestiti Armani in questo momento di crisi, e soprattutto che lo sport venga invaso dalla moda. Peraltro tutina di colore agghiacciante, l'amico Giorgio si poteva risparmiare l'effetto sorpresa/chic/glamour per le sue sfilate, quel blu-scuro/grigio-scuro/quasi-nero depressogeno non rende onore all'azzurro che ci rappresenta. Ho anche da dire su quel marchio a caratteri cubitali che ha come unico pregio quello di dare un pò di luce a quel mortorio di tutina. Quasi viene da rimpiangere un'altra divisa terribile che però ci ha portato fortuna, ovvero la maglia con ascelle pezzate confezionata dalla Puma per i Mondiali di calcio del 2006.
Per risollevare i nostri futuri podi olimpici propongo di organizzare lavaggi coatti con candeggina per schiarire un pò quella tutina con la zip storta che fa tanto chic.
No comments:
Post a Comment