17.7.07

Golden Gala




Sabato sera si è svolto il golden gala a Roma, una delle tappe internazionali dell’atletica leggera. Tante le stelle, Asafa Powell per primo.
Sono due le cose che han fatto notizia: Pitkamaki, lanciatore del giavellotto, dando una rotazione sbagliata all’attrezzo, ha trafitto un saltatore in lungo francese. Se l’è cavata con cinque punti nel torace, ma poteva andargli decisamente peggio, anzi a dire il vero non si capisce come i suoi muscoli abbiano retto il trauma del giavellotto (che è appuntito e per essere lanciato a 80 metri deve avere una gran velocità). Il fatto è che il rischio obbiettivamente c’è, al di là di Pitkamaki, perché basta veramente poco per sbagliare!...Ma per il giavellotto non basta una rete (come per il disco o il martello) per fermarlo, bisogna forse trovare altre soluzioni…Ad esempio non svolgere gare in spazi “a richio”. Per la cronaca, è stato Andrew Howe (compiaciuto nell’intervista successiva) a prestare il primo soccorso al malcapitato. Andrew ha poi vinto la gara, saltando 8 metri e 15. La seconda notizia riguarda Oscar Pistorius, atleta dei 400 metri che all’età di un anno ha subito l’amputazione sotto il ginocchio. Ha corso nella gara B, quella dei meno forti per intenderci, e sta tentando di migliorare il suo personale, portandolo a 46” e 20 centesimi per accedere ai mondiali. Il problema è che gareggia con protesi di carbonio, con tanto di chiodi sotto il “piede”, grazie a una concessione speciale della IAAF che non consentirebbe di correre con aiuti meccanici. La IAAF però pensa che il povero Oscar sia avvantaggiato rispetto agli altri grazie alle protesi. A parte che non so come si possa solo avere il coraggio di dire a uno senza gambe che è più avvantaggiato, e comunque non so se lo avete visto correre, deve muovere le anche e le spalle in modo diverso rispetto agli altri, ondeggia di più, e questo perché non ha la struttura ossea e muscolare che lo sostiene. Tra l’altro, non si è ancora capito che la natura ha creato cose straordinarie, nessun mezzo tecnico è capace di sostituire la natura biomeccanica umana, “pensata” in modo perfetto. Per chi non lo sapesse, non solo è il cervello che comanda i muscoli, ma i muscoli inviano segnali al cervello per “spiegargli” come hanno fatto il movimento. E c’è una zona del cervello, il cervelletto, a cui viene mandata una “copia” del progetto di movimento. Se poi il movimento non corrisponde al progetto, il cervelletto agisce per migliorarlo. Tutto questo per dire che le protesi non inviano questi “segnali”, non ci può essere regolazione, non c’è tutta la potenza e l’elasticità muscolare. In più, lui in partenza e in curva va piano (a causa delle protesi), gli rimane praticamente solo il rettilineo finale. La IAAF sostiene che lì recupera terreno sugli altri, in realtà semplicemente non ne perde più! Inoltre la cosa che insospettisce è che la federazione internazionale ha chiesto alla RAI di non mandare in onda sulle reti internazionali la gara di Pistorius (invitato dalla federazione alla calma), probabilmente per non dare mezzi agli altri per contraddire una sua decisione proibitiva. Speriamo che vinca il buonsenso, o almeno il ragionamento che se lui è avvantaggiato rispetto ai “normalmente abili”, figuriamoci rispetto ai disabili! Forza Oscar!!

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