25.9.07

L'inviata d'assalto all'assalto











San Lazzaro di Savena - Ieri sera l’Italia ha giocato contro la Polonia in un triangolare che include anche la Serbia. Essendo a San Lazzaro di Savena, cioè Bologna, ho fatto l’inviata –anche detta giornalista d’assalto-. La macchina fotografica è quella del mio cellularino, per cui le foto non sono il massimo, ma questo è il blog dell’abbondante passione con scarsi mezzi, no?
Piccola premessa: l’inno è veramente emozionante, tutti in piedi, sguardo al tricolore, veramente bello!
Poi è cominciata la partita, con l’Italia subito spavalda in attacco a costruire gioco arrivando a fare mille tiri, e il loro portiere-fenomeno che non ne lascia entrare uno. Polonia sempre chiusa in difesa, possesso nettamente a favore dell’Italia ma la Polonia al primo tiro fa gol. E al secondo tiro fa il secondo gol. 2 a 0.
Poi un giocatore polacco simula con una teatralità quasi epica un fallo al limite dell’area, l’arbitro non dà né simulazione né fallo per lo sfortunato attore (e qui nel moviolone di turno scatterebbero considerazioni del tipo “l’arbitro o fischiava fallo o simulazione, penso che Collina lo richiamerà”), e la panchina polacca sbotta.
L’allenatore italiano a quel punto poteva starsene zitto? No, doveva assolutamente urlare ai giocatori avversari scatenando una mezza rissa!…Che si è materializzata nell’intervallo, sempre a causa di un suo attacco verbale. E mi sono chiesta: ma come fanno a capirsi? Ho sagacemente pensato che probabilmente intuiscono che si tratta di (poco) virili insulti e rispondono con altri (poco) virili insulti.
Si torna in campo (a rate come i divani e le tv al plasma, per evitare altri scontri).
E si ricomincia come prima: Italia in attacco e Polonia a fare catenaccio. Però, complice un passaggio sbagliato e la maggior velocità dei polacchi negli spazi brevi (qui un bravo tecnico direbbe che il motivo è che loro cominciano prima preparazione atletica), recuperano palla e concludono in porta un contropiede fulminante. 3 a 0.
Sempre lo stesso bravo tecnico che interviene nei programmi calcistici il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il sabato e la domenica, direbbe che l’Italia per recuperare si è scoperta e ha lasciato spazi agli avversari.
A questo punto sembriamo spacciati, e invece recuperiamo il primo gol, poi il secondo. 3 a 2! (doppietta di Bellomo).
E poi loro segnano ancora, 4 a 2. Mannaggia si sono scoperti ancora, ah no è questione di preparazione atletica!
Poi l’Italia gioca la carta portiere-volante: Grana, il capitano, si mette la maglia da portiere e così attacchiamo in 5, il che è molto rischioso perché il portiere polacco tenta almeno 5 tiri, non centrando mai lo specchio della porta. Ma funziona! Il pareggio arriva a un minuto e mezzo dalla fine (doppietta di Ferreira), poi il definitivo sorpasso ce lo regala il capitano a 30 secondi!
Direi che dal punto di vista del gioco la vittoria è stata meritata, anche se i nostri giocatori (soprattutto le punte) a volte facevano quel tocco in più che permetteva al portiere di sistemarsi o alla difesa di anticipare il tiro. In più loro sono comunque stati cinici e hanno un gran portiere. La partita è stata abbastanza divertente, col primo tempo noioso e il secondo invece frizzante e imprevedibile!
Non sono neanche mancati i fischi finali lanciati dal nostro pubblico alla Polonia. Questa è stata in assoluto la cosa più brutta, si potevano scegliere due cose: incitare e applaudire la nostra nazionale, oppure fischiare gli avversari. E veramente non capisco perché abbiano scelto quest’ultima opzione, che tra l’altro impegna più muscoli di quelli necessari per applaudire!
Comunque il calcio a cinque è decisamente più sobrio del calcio, anche perché non c’erano raccattapalle e neanche ragazzini che dovevano pulire il campo…

1 comment:

Anonymous said...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu