Diego Romero bronzo nella vela, è l'unico acuto odierno
L'italo-argentino Diego Romero ci offre una medaglia quasi insperata nella vela, classe laser. Partiva quinto infatti prima della medal race, ha chiuso l'ultima regata terzo. Oro per il britannico Goodison, argento per lo sloveno Zbogar.
La classe laser significa barche piccole, per una persona, difficili da timonare, impresa ancora più ostica quando c'è bonaccia, come oggi a Quingdao.
Vorrei un attimo parlare della sconfitta ai quarti per l'Italvolley femminile: ha perso per 3 a 2 contro gli Stati Uniti. Primo set senza storia, vince l'Italia, anzi stravince, sembra una partita a senso unico...Nel secondo set loro sono in vantaggio da subito sempre di 1 o 2 punti, lo vincono. Nel terzo set vinciamo ancora noi, con una grinta impressionante e grazie alla Aguero e alla Piccinini che tornano sugli scudi dopo prestazioni un pò opache nel primo set. In particolare la Aguero recupera ogni palla in ricezione e comincia ad avere un'ottima percentuale in attacco, anche se ahimè dopo il forfait della Del Core (fermata per un problema cardiaco) non può giocare come opposta. La Lo Bianco non è molto in giornata, tatticamente distribuisce bene i palloni ma è sempre abbastanza prevedibile e le alzate non sono mai troppo precise, le schiacciatrici sono costrette in più occasioni a cambiare direzione del salto o a fare pallonetti.
Nel quarto set gli Stati Uniti inseriscono la Berg in battuta, segnano un parziale di 8 a 0. Non riusciamo più a recuperare, sembra che mentalmente siamo su un altro pianeta. Ma, data l'alternanza nei vari set, si pensa a un recupero psicologico e di gioco delle nostre, e invece nel tie-break, altro parziale statunitense ( 5 a 0 ), le nostre non recuperano e finisce malamente.
E così, inspiegabilmente, perdiamo un'altra possibile medaglia, usciamo ancora ai quarti dopo Atene, peraltro con una squadra che l'anno scorso ha fatto faville e ha vinto qualsiasi cosa. Se penso che la forza maggiore della squadra era la grinta, era il cuore, era il saper giocare coralmente mi vengono un pò di rimpianti...E se penso alla tristezza che staranno provando loro...
Nel windsurf Alessandra Sensini oggi è giunta ottava, si è corso con vento inferiore a 6 nodi, cioè bonaccia, sotto il limite regolamentare della classe RS:X. Adesso in classifica è seconda, 5 punti dietro la cinese, speriamo che domani nella medal race recuperi.
Ottima Josefa Idem, che a 44 anni e alla sua settima olimpiade arriva prima nella batteria centrando immediatamente la finale.
Passiamo invece a un'altra delusione: quella di Igor Cassina agli anelli.
Sale per ultimo, completa i primi due salti di una difficoltà che tutti gli altri si sognano, sembra un alieno, ci tiene col fiato sospeso ogni volta che stacca le mani dalla sbarra...E poi commette un'imprecisione nell'atterraggio su un altro salto, e questo gli costa la medaglia. Arriva un'altra amarezza olimpica, stavolta dicono che i giudici non c'entrano, ma francemante il tasso di difficoltà del suo esercizio non aveva niente di paragonabile agli altri; è come se nei tuffi 7 atleti su 8 affrontassero coefficienti di 2.5 e uno di 4.
Dati gli scarsi risultati odierni, l'ottimismo di Petrucci comincia a vacillare, infatti ha dichiarato che "i conti si fanno alla fine, avevo detto che sarebbe stato quasi impossibile ripetere i risultati di Atene". In più dice che "il nostro problema è lo scarso legame dello sport con le scuole, le ore di educazione fisica hanno un ruolo marginale". Perfetto, sono d'accordo, ma chi la deve risolvere questa cosa se non lui? Bastano due uomini, lui e uno del ministero, non ci vuole molto!
Comunque è scandaloso che ci siano solo due ore alla settimana, che un genio ministeriale abbia introdotto la teoria in ginnastica (!), che tanti docenti facciano giocare a calcetto o lascino tutto al caso. In terza media la mia scuola ha proposto diverse attività nel doposcuola, tra cui quella degli sport di squadra, io ho partecipato e per due pomeriggi giocavamo a qualsiasi cosa, imparando anche regole nuove, è stato fantastico.
In più, aggiungo che la vera croce ma anche delizia dello sport italiano è il fatto che i genitori dei ragazzi agonisti e gli allenatori facciano molti sacrifici, organizzandosi dove le istituzioni non arrivano (anche economicamente). Questo è fantastico a basso livello, ma la carenza organizzativa si percepisce eccome ad alto livello, non si può preparare un'olimpiade solo coi volenterosi, bisogna permettere alle federazioni di sopravvivere e di formare i federati, sia allenatori che atleti. E anche qui torna in causa il CONI, perchè basterebbe alzare la voce per consentire qualche sponsor in più a tanti sport "minori", per farli vedere di più in tv.
Oggi nel tg sportivo delle 18.00 di rai2 hanno parlato di un'amichevole contro l'Austria e delle azioni della Roma, in pieno periodo olimpico, ma vi sembra possibile?
A proposito di RAI, molta gente si è lamentata perchè non hanno fatto vedere in diretta neanche sul satellite Brasile-Argentina di calcio. Era in streaming, trasmessa in differita prima sul satellite e poi su rai 2. E' vero che su raisportpiù nel frattempo c'era l'atletica (cioè sport privo di italiani), però se per una volta in quattro anni non fanno vedere una partita (per giunta straniera) e consentono agli appassionati di atletica di godersi lo spettacolo non muore mica nessuno. In più, uscita l'Italia, mi aspettavo una tregua calcistica e invece non ho fatto bene i calcoli.
...E così mi trovo per la seconda volta in due giorni a difendere la RAI, devo cominciare a moderarmi e a pormi qualche domanda...
La classe laser significa barche piccole, per una persona, difficili da timonare, impresa ancora più ostica quando c'è bonaccia, come oggi a Quingdao.
Vorrei un attimo parlare della sconfitta ai quarti per l'Italvolley femminile: ha perso per 3 a 2 contro gli Stati Uniti. Primo set senza storia, vince l'Italia, anzi stravince, sembra una partita a senso unico...Nel secondo set loro sono in vantaggio da subito sempre di 1 o 2 punti, lo vincono. Nel terzo set vinciamo ancora noi, con una grinta impressionante e grazie alla Aguero e alla Piccinini che tornano sugli scudi dopo prestazioni un pò opache nel primo set. In particolare la Aguero recupera ogni palla in ricezione e comincia ad avere un'ottima percentuale in attacco, anche se ahimè dopo il forfait della Del Core (fermata per un problema cardiaco) non può giocare come opposta. La Lo Bianco non è molto in giornata, tatticamente distribuisce bene i palloni ma è sempre abbastanza prevedibile e le alzate non sono mai troppo precise, le schiacciatrici sono costrette in più occasioni a cambiare direzione del salto o a fare pallonetti.
Nel quarto set gli Stati Uniti inseriscono la Berg in battuta, segnano un parziale di 8 a 0. Non riusciamo più a recuperare, sembra che mentalmente siamo su un altro pianeta. Ma, data l'alternanza nei vari set, si pensa a un recupero psicologico e di gioco delle nostre, e invece nel tie-break, altro parziale statunitense ( 5 a 0 ), le nostre non recuperano e finisce malamente.
E così, inspiegabilmente, perdiamo un'altra possibile medaglia, usciamo ancora ai quarti dopo Atene, peraltro con una squadra che l'anno scorso ha fatto faville e ha vinto qualsiasi cosa. Se penso che la forza maggiore della squadra era la grinta, era il cuore, era il saper giocare coralmente mi vengono un pò di rimpianti...E se penso alla tristezza che staranno provando loro...
Nel windsurf Alessandra Sensini oggi è giunta ottava, si è corso con vento inferiore a 6 nodi, cioè bonaccia, sotto il limite regolamentare della classe RS:X. Adesso in classifica è seconda, 5 punti dietro la cinese, speriamo che domani nella medal race recuperi.
Ottima Josefa Idem, che a 44 anni e alla sua settima olimpiade arriva prima nella batteria centrando immediatamente la finale.
Passiamo invece a un'altra delusione: quella di Igor Cassina agli anelli.
Sale per ultimo, completa i primi due salti di una difficoltà che tutti gli altri si sognano, sembra un alieno, ci tiene col fiato sospeso ogni volta che stacca le mani dalla sbarra...E poi commette un'imprecisione nell'atterraggio su un altro salto, e questo gli costa la medaglia. Arriva un'altra amarezza olimpica, stavolta dicono che i giudici non c'entrano, ma francemante il tasso di difficoltà del suo esercizio non aveva niente di paragonabile agli altri; è come se nei tuffi 7 atleti su 8 affrontassero coefficienti di 2.5 e uno di 4.
Dati gli scarsi risultati odierni, l'ottimismo di Petrucci comincia a vacillare, infatti ha dichiarato che "i conti si fanno alla fine, avevo detto che sarebbe stato quasi impossibile ripetere i risultati di Atene". In più dice che "il nostro problema è lo scarso legame dello sport con le scuole, le ore di educazione fisica hanno un ruolo marginale". Perfetto, sono d'accordo, ma chi la deve risolvere questa cosa se non lui? Bastano due uomini, lui e uno del ministero, non ci vuole molto!
Comunque è scandaloso che ci siano solo due ore alla settimana, che un genio ministeriale abbia introdotto la teoria in ginnastica (!), che tanti docenti facciano giocare a calcetto o lascino tutto al caso. In terza media la mia scuola ha proposto diverse attività nel doposcuola, tra cui quella degli sport di squadra, io ho partecipato e per due pomeriggi giocavamo a qualsiasi cosa, imparando anche regole nuove, è stato fantastico.
In più, aggiungo che la vera croce ma anche delizia dello sport italiano è il fatto che i genitori dei ragazzi agonisti e gli allenatori facciano molti sacrifici, organizzandosi dove le istituzioni non arrivano (anche economicamente). Questo è fantastico a basso livello, ma la carenza organizzativa si percepisce eccome ad alto livello, non si può preparare un'olimpiade solo coi volenterosi, bisogna permettere alle federazioni di sopravvivere e di formare i federati, sia allenatori che atleti. E anche qui torna in causa il CONI, perchè basterebbe alzare la voce per consentire qualche sponsor in più a tanti sport "minori", per farli vedere di più in tv.
Oggi nel tg sportivo delle 18.00 di rai2 hanno parlato di un'amichevole contro l'Austria e delle azioni della Roma, in pieno periodo olimpico, ma vi sembra possibile?
A proposito di RAI, molta gente si è lamentata perchè non hanno fatto vedere in diretta neanche sul satellite Brasile-Argentina di calcio. Era in streaming, trasmessa in differita prima sul satellite e poi su rai 2. E' vero che su raisportpiù nel frattempo c'era l'atletica (cioè sport privo di italiani), però se per una volta in quattro anni non fanno vedere una partita (per giunta straniera) e consentono agli appassionati di atletica di godersi lo spettacolo non muore mica nessuno. In più, uscita l'Italia, mi aspettavo una tregua calcistica e invece non ho fatto bene i calcoli.
...E così mi trovo per la seconda volta in due giorni a difendere la RAI, devo cominciare a moderarmi e a pormi qualche domanda...
2 comments:
necessita di verificare:)
molto intiresno, grazie
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