19.8.08

Liu Xiang, eroe o attore?


Gazzetta dello Sport

PECHINO, 19 agosto 2008 - Una conferenza stampa organizzata in pochi minuti (mai accaduto in Cina); il capo dell’atletica cinese, Feng Shuyong, notoriamente scarso in lingua inglese, che miracolosamente comincia a parlarla benissimo e a usare termini scientifici; un telegramma (anche questo mai accaduto prima) del vicepresidente della Repubblica popolare, Xi Jinping, al Ministero dello sport, per definire Liu Xiang "Un eroe", appena 5 minuti dopo l’infortunio (nemmeno per la ginnasta Sang Lan, rimasta paralizzata nel ’98 era stato fatto altrettanto); una frase non tradotta, un video non trasmesso in Cina. E il dramma di un nazione e di un popolo rischia di diventare uno scherzo cinese, il meno divertente, il più sconcertante e irritante.
I DUBBI - Quando è annunciata la conferenza stampa, subito dopo il ritiro di Liu Xiang, per i giornalisti stranieri è tutto normale. Per quelli cinesi, invece, è incredibile. E quando sentono Feng Shuyong spiegare con termini tecnici l’infortunio si guardano tra loro, straniti, perché la sensazione è di una lezione imparata a memoria, in ottimo inglese. E cominciano i dubbi, che aumentano quando Sun Haiping, l’allenatore personale di Liu Xiang, dice che tre medici hanno tentato di farlo guarire, ma che "Persino il ghiaccio e le preghiere non sono serviti". La frase non è tradotta per gli stranieri. Le preghiere? Tre medici che pregano? Molti giornalisti cinesi non credono più a una parola. La conferenza stampa, sospettano, è stata preparata in precedenza. I tecnici si sono accorti che Liu Xiang non ha recuperato dall’infortunio e se ne sono inventati uno nuovo. La sconfitta in pista sarebbe intollerabile, meglio far cadere l’eroe nazionale sotto un destino avverso.
I SOLDI - E si pensa che anche il video girato prima della gara, e non mandato in onda in Cina, abbia due scopi: dimostrare che Liu Xiang ha avuto un nuovo infortunio e costituire una conferma per l’assicurazione, che dovrà dare 13 milioni di dollari. Il paradosso è che Liu Xiang "rischia" di avere un vantaggio economico da questa storia. Ci sono diverse stime di quanto guadagni, secondo la rivista Forbes 16 milioni di euro l’anno, ma una più realistica dovrebbe essere sui 10 milioni di euro, garantiti da Nike, Coca Cola, Shanshan (abbigliamento), Konka (produzioni Tv), Baisha (sigarette), China mobile (telefonia), Wili (latte) e Longxin (moto). L’agente di Liu Xiang non tratta mai per meno di un milione di euro. Ma ora, con la fama di "eroe" che si è inchinato solo a un dolore insopportabile, dopo aver comunque tentato di andare in pista "per amore del popolo", le cifre potrebbero aumentare. Lo scherzo cinese funziona così.

Gennaro Bozza

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