23.8.08

Josefa Idem: "Con la Cina i politici prendano posizioni serie, non hanno gli attributi"


Dal corriere.it



PECHINO - Prima erano stati i politici a chiedere agli azzurri un gesto forte per il rispetto dei diritti umani in Cina. Un appello che non è caduto nel vuoto, con diversi medagliati italiani hanno deciso di donare i loro "cimeli" sportivi al Dalai Lama. «Va denunciata la grossa ipocrisia. Chiedono a noi atleti grandi gesti, mentre loro non hanno gli attributi. E tutti fanno affari con la Cina» ha commentato Josefa Idem, argento della canoa, ricordando che quando il Dalai Lama arrivò in Europa fu ricevuto «vergognosamente» in segreto dai leader di governo, ad eccezione di Angela Merkel.

BODY E GUANTONI - Intanto, gli azzurri fanno il loro gesto. Da Antonio Rossi, portabandiera azzurro nella cerimonia inaugurale dell'8 agosto, e dalla Idem viene un'adesione alla scelta di Margherita Granbassi di donare la sua maschera da scherma al premio Nobel. Loro consegnano i loro body. «Non è un regalo di feticismo sportivo, ma di simbolismo sui diritti umani» spiega Rossi. «Se questo può servire alla causa, io mando i miei guantoni e le bende. E non sembri irriverente», aggiunge Clemente Russo, argento dei massimi: perché le Olimpiadi lascino un segno nella speranza del popolo tibetano. «La mia medaglia d'argento è per tutta la gente che soffre in Cina, e ce ne è tanta - aveva detto Russo subito dopo la sconfitta nella finale per l'oro -. Credo che comunque l'Olimpiade contribuirà a cambiare le cose».

«CHE FANNO I POLITICI?» - «Anche io - aggiunge la Idem, già assessore per lo Sport a Ravenna nella giunta di centrosinistra - regalo il mio body alla causa del Dalai Lama. È un piccolo gesto, a cui voglio però che faccia seguito una presa di posizione netta dei politici. Voglio che sia ricevuto con gli onori e il rispetto che merita, la prossima volta che viene in Europa. Sono i politici che devono fare la politica, non noi atleti». Dall'Italia è intervenuto anche il ministro degli Esteri Franco Frattini, commentando l'ulteriore richiesta del collega della difesa Ignazio La Russa di gesti di protesta da parte degli sportivi italiani. «Le opinioni sono tutte legittime, ma credo che gli atleti sappiano come si deve fare. Ci sono delle regole Cio. Io preferisco una medaglia ora e poi, da domani, lavorare per un dialogo politico con la Cina che è doveroso».

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