Paralimpiadi: le boicottiamo o no?
Sabato 6 settembre si inaugureranno le paralimpiadi, che sono l'equivalente dei giochi olimpici per chi ha disabilità fisiche, sensoriali o intellettive. Sono quindi le olimpiadi parallele, infatti il nome de deriva dalla fusione di para- (cioè appunto parallele), e olimpiadi.
La Cina si sta preparando alla grande, da quando sono finiti i giochi si sono subito rimboccati le maniche per accogliere i disabili nella città, per eliminare le barriere architettoniche. A mio avviso ancora volta hanno stupito, dopo la gaffe sui disabili apparsa nel manuale per i volontari hanno dimostrato che vogliono sembrare perfetti ancora una volta. Non hanno "tirato a campare", ma si sono subito rimessi in gioco. I lavori sono comunque resi difficoltosi dalla struttura architettonica di Pechino, che ad esempio ha i marciapiedi alti o le scale ripide, ma sembra che si stiano veramente impegnando anche per trasformare le strutture gigantesche che hanno ospitato le gare olimpiche. In questi giochi gli atleti paralimpici gareggeranno in 21 discipline: tiro con l'arco, atletica, boccia, ciclismo, equitazione, calcio a 5, calcio a 7, goalball, judo, sollevamento pesi, canottaggio, vela, tiro a segno, nuoto, tennis tavolo, pallavolo sitting, basket in carrozzina, rugby in carrozzina, scherma in carrozzina, tennis in carrozzina. Per i nostri colori, sono già arrivati a Pechino 84 atleti, più i 6 atleti guida e 2 riserve, che prenderanno parte a 12 competizioni: atletica, canottaggio, ciclismo, judo, nuoto, scherma in carrozzina, sport equestri, tennis in carrozzina, tennistavolo, tiro a segno, tiro con l'arco, vela.
Sarà una grande festa con 4000 atleti di 150 nazioni, dal famoso Pistorius ai meno conosciuti.
Queste paralimpiadi serviranno anche ai cinesi per capire che i disabili sono persone assolutamente normali come le altre (concetto che purtroppo in certi ambienti non è facilmente condiviso neanche da noi), che non hanno emozioni strane o modi di fare "scontrosi". Ci sono testimonianze di atleti che dicono che tante persone li fissano e li "rincorrono", addirittura c'è stato un tamponamento perchè un ragazzo continuava a fissare un'atleta. Quindi certo la popolazione va ancora "istruita", è un processo lungo che certo non darà tutti i suoi frutti entro il 6 settembre, ma speriamo che il cammino prosegua perchè sono 80 milioni i disabili in Cina.
La copertura televisiva sarà ahimè scarsa, infatti la RAI ha speso quasi tutte le risorse per Pechino 2008, e adesso ha anche sborsato i diritti calcistici quindi è un pò in bolletta. Motivo per cui la programmazione prevede 4 ore al giorno su raisport più (canale 227 del satellite), che penso sarà visibile anche in streaming, mentre sulla tv generalista il tutto sarà concentrato in mezz'ora al giorno. Riprenderà per l'occasione anche sportabilia, a mio avviso l'unica trasmissione sportiva degna di tale nome perchè durante l'anno il sabato pomeriggio parlano di molti sport, col motto "sport e stadi senza barriere". Poi ci sarà un canale su youtube, che speriamo metta qualche pezza alle lacune rai. Secondo me la nostra tv di stato ha perso un'occasione, tra le nazioni europee siamo tra i paesi che garantiranno meno attenzioni a questa manifestazione grandiosa, è importante far vedere le paralimpiadi sia per tutti i disabili che non possono andare, sia per quelli che non praticano sport e avrebbero così l'occasione di scoprirne qualcuno che li soddisfa, sia per i "normodotati", perchè ancora nel nostro paese la discriminazione c'è. E c'è anche a livello di barriere architettoniche, ci sono le norme per costruire i nuovi edifici con questi criteri ma ahimè quasi tutti gli edifici costruiti in epoca antecedente non li rispettano.
Ma veniamo al punto: queste olimpiadi acquistano valori importantissimi, quasi eroici, secondo me questi sono più che atleti, molti sono grandi persone che hanno saputo riorganizzare la loro vita, o comunque ne hanno avuto la possibiltà, ci sono purtroppo disabilità gravi che non permettono la pratica di attività fisica. In più c'è l'occasione dell'integrazione (in realtà la barbarie è che ancora non è sempre tangibile).
Però le paralimpiadi sono sempre in Cina, ci sarà sempre il marketing imperante(i cinesi hanno convertito pure quello con la mascotte paralimpica), sempre lo stesso motto, sempre la dittatura e i problemi in Tibet. Allora cosa decidiamo, le boicottiamo o no? Cos'è più importante?
La Cina si sta preparando alla grande, da quando sono finiti i giochi si sono subito rimboccati le maniche per accogliere i disabili nella città, per eliminare le barriere architettoniche. A mio avviso ancora volta hanno stupito, dopo la gaffe sui disabili apparsa nel manuale per i volontari hanno dimostrato che vogliono sembrare perfetti ancora una volta. Non hanno "tirato a campare", ma si sono subito rimessi in gioco. I lavori sono comunque resi difficoltosi dalla struttura architettonica di Pechino, che ad esempio ha i marciapiedi alti o le scale ripide, ma sembra che si stiano veramente impegnando anche per trasformare le strutture gigantesche che hanno ospitato le gare olimpiche. In questi giochi gli atleti paralimpici gareggeranno in 21 discipline: tiro con l'arco, atletica, boccia, ciclismo, equitazione, calcio a 5, calcio a 7, goalball, judo, sollevamento pesi, canottaggio, vela, tiro a segno, nuoto, tennis tavolo, pallavolo sitting, basket in carrozzina, rugby in carrozzina, scherma in carrozzina, tennis in carrozzina. Per i nostri colori, sono già arrivati a Pechino 84 atleti, più i 6 atleti guida e 2 riserve, che prenderanno parte a 12 competizioni: atletica, canottaggio, ciclismo, judo, nuoto, scherma in carrozzina, sport equestri, tennis in carrozzina, tennistavolo, tiro a segno, tiro con l'arco, vela.
Sarà una grande festa con 4000 atleti di 150 nazioni, dal famoso Pistorius ai meno conosciuti.
Queste paralimpiadi serviranno anche ai cinesi per capire che i disabili sono persone assolutamente normali come le altre (concetto che purtroppo in certi ambienti non è facilmente condiviso neanche da noi), che non hanno emozioni strane o modi di fare "scontrosi". Ci sono testimonianze di atleti che dicono che tante persone li fissano e li "rincorrono", addirittura c'è stato un tamponamento perchè un ragazzo continuava a fissare un'atleta. Quindi certo la popolazione va ancora "istruita", è un processo lungo che certo non darà tutti i suoi frutti entro il 6 settembre, ma speriamo che il cammino prosegua perchè sono 80 milioni i disabili in Cina.
La copertura televisiva sarà ahimè scarsa, infatti la RAI ha speso quasi tutte le risorse per Pechino 2008, e adesso ha anche sborsato i diritti calcistici quindi è un pò in bolletta. Motivo per cui la programmazione prevede 4 ore al giorno su raisport più (canale 227 del satellite), che penso sarà visibile anche in streaming, mentre sulla tv generalista il tutto sarà concentrato in mezz'ora al giorno. Riprenderà per l'occasione anche sportabilia, a mio avviso l'unica trasmissione sportiva degna di tale nome perchè durante l'anno il sabato pomeriggio parlano di molti sport, col motto "sport e stadi senza barriere". Poi ci sarà un canale su youtube, che speriamo metta qualche pezza alle lacune rai. Secondo me la nostra tv di stato ha perso un'occasione, tra le nazioni europee siamo tra i paesi che garantiranno meno attenzioni a questa manifestazione grandiosa, è importante far vedere le paralimpiadi sia per tutti i disabili che non possono andare, sia per quelli che non praticano sport e avrebbero così l'occasione di scoprirne qualcuno che li soddisfa, sia per i "normodotati", perchè ancora nel nostro paese la discriminazione c'è. E c'è anche a livello di barriere architettoniche, ci sono le norme per costruire i nuovi edifici con questi criteri ma ahimè quasi tutti gli edifici costruiti in epoca antecedente non li rispettano.
Ma veniamo al punto: queste olimpiadi acquistano valori importantissimi, quasi eroici, secondo me questi sono più che atleti, molti sono grandi persone che hanno saputo riorganizzare la loro vita, o comunque ne hanno avuto la possibiltà, ci sono purtroppo disabilità gravi che non permettono la pratica di attività fisica. In più c'è l'occasione dell'integrazione (in realtà la barbarie è che ancora non è sempre tangibile).
Però le paralimpiadi sono sempre in Cina, ci sarà sempre il marketing imperante(i cinesi hanno convertito pure quello con la mascotte paralimpica), sempre lo stesso motto, sempre la dittatura e i problemi in Tibet. Allora cosa decidiamo, le boicottiamo o no? Cos'è più importante?
3 comments:
complimenti vivissimi per questo bellissimo post, io non ho dubbi. non ho boicottato le olimpiadi, non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di boicottare le paralimpiadi. è come sparare sulla folla per colpire il governo.
accetto felicemente lo scambio link da te propostomi. ti ho già aggiunto.
a presto,
tommi
Grazie!
Sono d'accordo con te, grazie anche per il link, adesso ricambio subito!
stamattina ho acceso la tv e mi è proprio venuto il dubbio di aver sbagliato giorno per le paralimpiadi!!!!NESSUNO NE PARLA...nemmeno il teletext!!!che squallore!!!
comunque i tuoi post sono sempre molto completi e hai saputo rispondere a tutte le mie domande (infatti sono gia in straming e con la tv accesa sul satellite!!!)
ora rispondo alla tua....
non boicottiamo assolutamente le paraolimpiadi poiche inconsciamente daremmo il messaggio contrario di cio che pensiamo: sono atleti bravissimi anche loro come quelli delle olimpiadi normali e hanno diritto di avere la stessa visibilità e ammirazione!!
forza atleti italiani!!!!
buona giornata
bacio
anna
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