Prima giornata opaca per gli azzurri
La prima giornata olimpica è finita con risultati non all'altezza delle aspettative.
Enrico Fabris è arrivato settimo nei 5000 metri: lui di solito parte "con calma" e poi il suo ritmo cresce progressivamente soprattutto dopo i 3000 metri, invece questa volta è partito come il suo solito, ma poi non è riuscito nell'escalation verso il podio. E' arrivato momentaneamente sesto (partiva nella 13esima batteria su 14), per poi finire settimo. Obiettivamente il primo posto era traguardo impossibile, dato che l'olandese Sven Kramer non solo è partito poco dopo la pulizia della pista avvenuta a metà gara, ma su questo ghiaccio comunque un pò lento (perchè non è in altura) ha segnato il record olimpico in 6'14"60. Come al solito lo stadio del ghiaccio era color arancione, grande gioia sugli spalti per le migliaia di tifosi olandesi.
Fabris all'arrivo era molto affaticato, ma dopo la gara ha dichiarato: "Di testa c'ero, ma non sono riuscito a dimostrare quanto valgo"; speriamo che sia vero, avrà ancora tre occasioni di riscatto, secondo me soprattutto nei 1500 metri è possibile una medaglia.
Per la cronaca il coreano Seung Hoon Lee è arrivato secondo e il russo Skobrev (che era nella stessa batteria di Fabris) terzo.
L'altro azzurro in gara, Luca Stefani, ha finito al venticinquesimo posto in 6'41"75.
Forse però il risultato che nessuno si aspettava è stato quello di Armin Zoeggeler, che dopo le prime due manches è terzo ma con un ritardo di 432 millesimi dal tedesco Loch (20 anni). Questo distacco nello slittino è un'eternità, o il tedesco fa un errore clamoroso (ma visto quel che è successo è proprio meglio di no), oppure la medaglia d'oro appare un miraggio. Se la può giocare per il podio, lottando col russo Demtschenko (ora quarto) e con l'altro tedesco David Moeller, che dopo le prime due manches è secondo a 282 millesimi da Loch, e che però solitamente è più discontinuo.
Hanno fatto peggio di Armin gli altri due italiani, Mainer e Mair, che di solito arrivano fra i primi dieci in Coppa del mondo, e invece sono adesso al diciassettesimo e diciottesimo posto con distacchi di quasi un secondo e mezzo.
Un'altra occasione importante sciupata è stata nella staffetta femminile dello short track, in cui le ragazze hanno fatto un errore seguito da caduta, e questo non ha permesso loro di agguantare la finale.
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