4.8.07

Luna rossa ci abbandona



Posted by @Luca@ article - Agenzia Ansa Italia

Sempre sveglio nelle campagne 2000 e 2003 quando la Coppa delle Cento Ghinee "ormeggiava" ad Auckland. Black Magic appariva come una corrazzata inaffondabile. Bruttina nel 2000 quanto tremendamente efficace, estrema e affascinante nel 2003, ma delicata da condurre in virata e orza. Entusiasta di Valencia e incollato al televisore non appena mi era possibile. Dalle ceneri di Ita 74 e Ita 80 (soprattutto quest'ultima) è nata Ita 86 prima ed Ita 94 poi. Putroppo ancora i kiwis a rompere l'incantesimo di una Luna impetuosa. Risultato buono stante la base di partenza della seconda campagna (per l'appunto la rivoluzionaria Ita 80), anche se Prada era partita per vincere. Obiettivo mancato per gap tecnico (a detta degli esperti un buon 30% nei confronti di New Zealand) e scelte del pozzetto spesso discutibili (restante 70%). Non ci sarà seguito al mito. Peccato. Scandire strano quello della Coppa America, fatto di sindacati che vivono pochi anni e poi si sciolgono. Svolgimento atipico rafforzato da colui che detta di volta in volta le regole della competizione: il vincitore. Poi la leggenda: "non c'è mai un secondo classificato".
Luna Rossa incarna un'amore intenso. Una di quelle passioni verso cui non ti pondi domande. Ti lasci andare, vieni travolto dalle "sue" gesta. Un nome, uno scafo che travalica il semplice materialismo, assume identità, riempie l'animo sportivo con colore e gioia. Quant'è bella la vela, uno sport unico dove il blu intenso si fonde al sibilo del vento gonfiator. Ai colori e alla forza della natura si uniscono barche impossibili che solcano le acque con forza e classe, sbandate più che mai. Che fascino Luna Rossa, 25 metri fatti eleganza, capaci di rompere l'onda come poche barche nei suoi intensi dieci anni di vita. Una Luna Calante come il Moro e come altre leggende della vela, tanto per citarne una: Stars & Stripes di Dennis Conner.
Dietro la vela poi, tante contraddizioni e molti miliardi. Pochi eletti possono praticare uno sport simile a livelli simili. Il fascino però è immenso, anzi, rimane intatto e coinvolgente. Bertelli ritira il suo 51% di quote, oggi l'ufficialità del tutto anticipata qualche giorno fa dall'abbondono dello skipper Francesco De Angelis. Prada lascia. Forse per fondersi all'interno di un super team tutto italiano (fantavela?), forse per non esistere più e lasciare ai libri di storia il mito di un'imbarcazione che ha dato molto alla vela italiana e ai suoi tifosi.
- Le ragioni. Perchè Patrizio Bertelli è prossimo a sancire lo scioglimento di Luna Rossa. Io vedo più di un motivo:
  • una probabile classe Coppa America con scafi da 30 metri e non più da 25. Resetterebbe nuovamente i valori in campo, mettendo alla frusta progettisti e cantieri dei Challenge e ad esclusivo vantaggio del Defender.
  • motivi di ordine aziendale interni a Prada e il probabile mancato sostegno di Telecom Italia (non più in mano a Tronchetti Provera), che del sindacato di Patrizio Bertelli deteneva un consistente 49% di azioni.
  • Oracle. Larri Ellison non abbandonerà la sfida finchè non avrà riportato negli Usa la Coppa. Oracle Racing disponeva già in questa campagna del maggior budget disponibile: dichiarati ben 250 mln di Euro (ripeto, questo il budget dichiarato ufficialmente). Ingaggiato Russel Coutts, il patron statunitense vuol mettere sotto contratto Bradley William Butterworth. La fase finale prevederà la costruzione di un super team di stampo anglo - neozelandese. Oracle si presenterà nel 2009 con un equipaggio a cui mancherà soltanto Cristoforo Colombo. Sarà indubbiamente il sindacato favorito per la conquista della 33° edizione dell'America's Cup. Per evitare un destino scontato bisognerà osservare come Alinghi proverà a difendersi, magari mescolando nuovamente le carte. SUI 100 è uno scafo con una generazione di vantaggio sui Challenge, ma contro il team di progettisti che Ellison sta allestendo (ben 4 barche pronte al varo) anche un'ottima base di partenza potrebbe rivelarsi insufficiente.
Prada ha annunciato che dopo dieci anni e tre campagne di Coppa America non parteciperà alla 33/a edizione che si svolgerà a Valencia nel 2009. "Si è concluso un ciclo" ha dichiarato il patron di Luna Rossa e del Prada Group, Patrizio Bertelli. La decisione di far partecipare o meno Luna Rossa all'Americàs Cup 2009 "é stata valutata a fondo" e "pur potendo già contare su significative risorse umane e finanziarie - spiega una nota - si è ritenuto che, dopo tre sfide, si sia concluso un ciclo". Dice Patrizio Bertelli, presidente e ad di Prada group: "Sono state tre sfide e dieci anni molto intensi, spesso esaltanti. E' stata un'esperienza indimenticabile e molto positiva sia sotto il profilo sportivo sia sotto quello umano. Voglio ringraziare tutto il team, il gruppo Telecom Italia, Intesa Sanpaolo, gli altri sponsor e lo Yacht Club Italiano, che ci hanno sostenuto con costanza ed entusiasmo". Ma anche per il Prada Group, le tre edizioni della Coppa America - sottolinea Bertelli - non sono state energie sprecate e tempo perso,anzi: "Anche sul piano aziendale - afferma il patron del gruppo - queste tre sfide hanno consentito di acquisire e maturare cultura, esperienza e visibilità preziose per il nostro gruppo. Mi auguro che un altro team italiano sia in grado di presentarsi alla prossima edizione e di tenere alto il nome dell'Italia in Coppa America".

1 comment:

Anonymous said...

ho le lacrime agli occhi........
se ne avessi la possibilità prenderei io il controllo della maggior parte delle quote di Luna Rossa e la rimetterei in mare....
questo abbandono spezza il mio cuore sportivo. Spero di poterla rivedere un giorno veleggiare ancora, sfidare gli avversari e tenere alta la testa, o meglio ancora, permettere di tener alta la testa a noi Italiani.

Giuseppe da Alcamo (tp)