Soldini torna a trionfare in oceano
In testa dall'inizio alla fine nella classe 40' batte i maestri francesi. "Finalmente. E ora vado un po' in vacanza."
LA MOSSA VINCENTE - L'arrivo nella notte scorsa è stato per la verità un po' condizionato dal lutto che la città vive per la tragedia avvenuta poche ore prima allo stadio. Ma al porto, ad accogliere Soldini e D'Alì, c'è una piccola folla, prevalentemente di francesi, veri appassionati della vela oceanica, pronta a rendere omaggio all'impresa dei due italiani. «Finalmente - dice felice Soldini - è stata una gran bella regata, molto tecnica, faticosa ma avvincente. Abbiamo lavorato bene, con Pietro si siamo trovati benissimo, tutto è stato perfetto. Ora mi godo questo successo, me ne vado un po' in vacanza con la mia famiglia poi mi preparo per la The Transat, la regata in solitario dall'Inghilterra agli Stati Uniti che farò a maggio». Il ritorno vincente e l'aver scacciato l'incubo di una regata che non aveva concluso nelle due edizioni cui aveva partecipato, lo carica. «Siamo partiti con l'idea di fare una bella regata - racconta - e così è stato, abbiamo vinto e questo è bello, è ovvio. La mossa vincente? La costruzione della barca, progettata da Guillame Verdier: l'abbiamo costruita a tempo di record. Il fatto che non abbia avuto problemi vuol dire che abbiamo lavorato bene. La Class 40 è molto bella perché le barche sono molto semplici, puoi permetterti in cinque mesi di farti una barca e poi di navigare».
AFFIATAMENTO - Felicissimo anche D'Alì, uno che della vela (e delle vele) conosce tutto, dalla regata in deriva tra le boe alla Coppa America (con Luna Rossa). «È stata una regata bellissima - racconta - è andata benissimo, è stata un' esperienza positiva. Dopo quello che ci era successo in qualifica, quando siamo stati speronati dal peschereccio spagnolo, avevo detto a Giovanni, "vedrai che questa regata andrà bene". È stata una regata faticosa, anche perchè abbiamo avuto molto vento leggero e in quelle condizioni ci vuole più attenzione, strategicamente la regata è più complessa». L'affiatamento tra il tailer di Coppa America e il solitario dell'Oceano è stato ottimo: «Siamo riusciti a comunicare molto bene e a decidere. Abbiamo un approccio molto simile per il mare e questo ci ha aiutato. Siamo parecchio istintivi, anche se con caratteristiche diverse. Ci siamo compensati molto bene». Ora anche D'Alì p cerca sponsor per le sue prossime avventure in mare. «Nelle ultime regate, in parte mi sono autofinanziato e questo diventa un po' pesante, spero di cambiare questo trend per poter dedicare più tempo alla preparazione. E poi, magari, un nuovo progetto con Giovanni».
3 comments:
Grande "Soldo". Questo trionfo fa bene all'intero movimento, anche se... mi manca Luna Rossa.
Ciao Saretta.
Saraaaa una cortesia da collega blogger.Te la senti di fare un post o di inserire nel tuo blogroll Passion Still Lives Here?Valuta senza problemi e fammi sapere. A proposito...è on line.Bacio,Lu
Ciao Luca, gazie per i commenti! scusa per la prolungata assenza! Certo pubblicizzerò passion still lives here, che tra l'altro è fantastico!Che emozione...
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