9.4.08

La fiaccola olimpica sta arrivando blindata a San Francisco


Da quando la fiaccola olimpica è stata accesa in Grecia non ha mai avuto tregua. Si sono susseguite contestazioni ad ogni tappa. Dopo le "rivolte" a Londra e Parigi, dopo che è arrivata a Pechino (ma che percorso hanno scelto?!?) nella piazza centrale, adesso è il turno di San Francisco. La fiaccola arriverà tra poco nell'unica città nordamericana prevista.
La città sarà blindata, la torcia sarà scortata, tutto il tragitto sarà "riparato" da transenne. Sono già pronti diversi gruppi che hanno organizzato proteste in favore del Tibet, del Sudan e della Birmania. Jacques Rogge (presidente del CIO), dopo aver esortato la Cina a trovare una soluzione pacifica per il Tibet, annuncia che la fiaccola potrebbe fermarsi.
Ma, come dice Luca, sarebbe una tremenda sconfitta, lo spegnimento totale di tutto ciò che la fiaccola rappresenta. La torcia ha un'anima che parla di condivisione, di diversità, di unione, di pace, di scambio, di desiderio di conoscenza, di globalizzazione positiva, di abbattimento delle frontiere, di trascendenza, di passione. Spegnerla è come salutare definitivamente quei valori nascosti dallo smog e dal business.
Il business non è solo quello degli sponsor. E' anche quello dei giornali e delle tv che dicono tutto quando fa comodo a loro, quando ormai non si può fare niente, quando la massa può organizzarsi in rivolte futili e provvisorie che non avranno nessun esito definitivo.
Ancora una volta si assiste al fallimento dell'indipendenza dai grandi mezzi di comunicazione, a nessuno infatti è venuto in mente di prevenire l'assegnazione dei giochi a Pechino, in pochi sapevano del Tibet, e comunque ci sono altre questioni gravissime all'interno della stessa Cina, di cui si è parlato solo dopo.
Ancora una volta è la massa dei "buoni" che segue la corrente, che non anticipa niente, che non prende l'iniziativa in modo indipendente, che non evolve. E si scaglia in modo incondizionato seguendo l'unico scopo di protestare per sentirsi meglio, senza pensare al significato profondo delle proprie azioni e alle conseguenze -materiali e simboliche- che da queste possono scaturire.
C'è chi dice che comunque l'aver assegnato i giochi alla Cina rappresenta una vittoria perchè se no nessuno avrebbe mai saputo della questione del Tibet. Ma chi lo afferma ragiona o in modo miope perchè non considera gli effetti a lungo termine di tutti questi eventi, o in modo molto furbo, perchè sa che tanto la sequenza degli avvenimenti fa si che come al solito non cambierà nulla. Qualche mese e tutto tornerà come prima, basterà una qualche finta soluzione diplomatica temporanea per far cessare le proteste, poi potrà tornare tutto nel silenzio. Vorrei sapere chi adesso sa qualcosa sugli sviluppi della situazione birmana, vorrei sapere chi si è vestito di rosso o ha acceso candele rosse è rimaso aggiornato sulla situazione.

Speriamo che la fiaccola rimanga accesa, parte del genere umano se lo merita.


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2 comments:

Anonymous said...

Che tristezza Sara....

Anonymous said...

Che tristezza questo ragionamento... La fiaccola rappresenta, è vero, qualcosa di importante, dai sentimenti ai principi. Ma secondo voi il governo cinese se la merita?!? Secondo voi interpreta correttamente questi principi di uguaglianza e fratellanza?

Capisco la voglia di sport e di tifare i nostri, ma ci sono cose più importanti al mondo...

Svegliatevi...